Pagelle Juventus
Editoriale Italia vs. Spagna: un abisso che si può colmare
Published
11 anni agoon
By
RedazioneDicono che le scaramanzie sono cose da ragazzini, che le bestie nere nel calcio non esistono, che appellarsi alla sfortuna è da perdenti. Forse è vero, ma certo una vittoria per rompere il sortilegio avrebbe fatto molto morale e, soprattutto, avrebbe tolto quel sorriso di superiorità dalla faccia dei cugini spagnoli.
Per ora dobbiamo accontentarci di averli spaventati, quando nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo su una prestazione così, senza il nostro uomo migliore: l’Italia, nei 90′ ha chiuso ogni varco, è ripartita alla grande e ha messo in estrema difficoltà i Campioni del Mondo. L’imbattibile Spagna, quella del tiqui-taca, ha spesso ballato la samba davanti al nostro palleggio, questa volta sì di personalità. Erano stanchi? Forse sì, ma non è che noi fossimo rose fresche. Li abbiamo semplicemente imbavagliati. L’unica pecca, ovviamente, è stata quella di non concretizzare le numerose occasioni da rete create.
Poi, pure un pizzico di malasorte che ha rimbalzato Giaccherini nei supplementari. Detto questo, è stata un’occasione sprecata, perché una Spagna così non te la ritrovi facilmente. Una Spagna che, comunque, ha confermato di essere una grandissima squadra che, se gioca da squadra appunto ti fa girare la testa, se invece non ha benzina, cerca di stordirti con le giocate individuali dei suoi splendidi campioni.
La differenza, forse, sta tutta lì, nella qualità di Iniesta, Xavi, Piqué, David Silva, ma non solo: Jesus Navas, Mata e Javi Martinez (Campione d’Europa col Bayern che per lui ha speso 40 milioni di euro) sono stati i cambi di Del Bosque, Montolivo, Aquilani e Giovinco quelli di Prandelli. Con tutto il rispetto, ma c’è un abisso. Abbiamo ancora un anno per tentare di colmarlo.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”