Pagelle Juventus
Editoriale Jacobone El Shaarawy via? Il Milan diventa una provinciale
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11 anni agoon
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RedazioneSono lontane le estati passate da noi milanisti nella tranquillità più assoluta di un calciomercato a noi favorevole. Quelle estati che eravamo soliti trascorrere pensando a divertirci, ad abbronzarci, stare con la famiglia e con gli amici divertendoci a prendere in giro il cugino interista prono sul tavolino del bar della spiaggia intento a leggere le notizie di mercato. Il famoso coro Luglio, agosto calzava come un guanto alla reale situazione della tifoseria rossonerazzurra e per questo motivo ha fatto divertire per parecchi anni noi tifosi milanisti.
Che i tempi siano cambiati ce ne siamo accorti da tempo e le dolorose cessioni della passata estate ne sono state la conferma, per chi ancora avesse dei dubbi. Il calcio non è più quello di prima e a farla da padrone sono imprenditori dei quali, fino a pochi anni fa, nessuno ne sapeva neanche lesistenza. Preso atto della situazione, la società rossonera ha iniziato un iter tutto nuovo basato sulla costruzione dei giovani campioni tra le mura di Milanello. Facendosi fautrice della nuova linea alla quale sembrano tutti costretti, ha ottenuto il supporto della tifoseria organizzata che ha deciso di rimanere al fianco della società in questo percorso assai diverso dai precedenti.
Con proclami e decise dichiarazioni da televendita di Mastrota hanno iniziato a rispolverare termini come giovani del vivaio sotterrati da loro stessi alcuni anni fa in nome dellimmediato successo da ottenere. Ma facciamo lo stesso finta di niente. I campioni vanno e la maglia resta. Questo e il nuovo calcio secondo molti e noi pochi romantici innamorati degli idoli da stadio ancora non riusciamo a farcene una ragione. Situazione Ambrosini docet. Avanti col Progetto giovani quindi. Ma siccome Via Turati negli ultimi anni sembra essere diventata allergica alla chiarezza, ecco rimbalzare pericolosamente le voci su un possibile ed ennesimo sacrificio da fare. Vendere il Faraone. Ventanni (El Sharaawy) o trentanni (Tevez) improvvisamente non fan più così tanta differenza a quanto pare. Nessuno lha ancora venduto, si potrebbe obiettare. Ma dopo i passati risvolti del calciomercato in completa antitesi con le dichiarazioni della società, si è tutti legittimati ad avere un po di paura.
Ma come. Ancora in costruzione ma dotato di una classe rara alla sua età, come si può pensare di dover rinunciare solo dopo un anno al giovane più ricercato del continente europeo? I conti sono a posto ed il Milan, si diceva, aveva rinunciato a campioni del calibro di Ibra e Thiago Silva con il solo scopo di azzerare una volta per tutte i debiti, non per lucro. Il Faraone è davvero quello che il Milan potrebbe rappresentare per i prossimi anni e cederlo in nome del Dio denaro renderebbe la squadra rossonera uno stabilimento di costruzione di campioni da vendere al miglior offerente. Una provinciale qualsiasi insomma.
Ogni anno il tifoso milanista è costretto a preoccuparsi dei nomi in uscita e quasi sempre si tratta di giocatori ai quali teniamo tutti noi milanisti. Dopo 3 anni dalladdio di Kakà, attingendo dalla mia imperdonabile ignoranza, mi sento sempre Non Evoluto e i modus operandi di via Turati non fa altro che rafforzare tale appartenenza. Una postilla sul contratto di abbonamento potrà forse salvaguardare l ACMilan da rivalse da parte dei tifosi ma non potrà mai cancellare quella mancanza di fiducia che aleggia sempre più tra la gente che ama con sincerità i nostri colori.
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