Pagelle Juventus
Editoriale Jacobone – Milan, obiettivo raggiunto: e ora?
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12 anni agoon
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RedazioneE finita !!, queste le uniche parole che sono riuscito a gridare dopo 90 minuti vissuti in apnea. Insperata e sofferta vittoria quella dei ragazzi e diciamola tutta, non troppo limpida.
La sfortuna che ci aveva accompagnato per 85 minuti durante i quali ogni cosa sembrava andare storto, eccola distrarsi. E cosi accade che i rilevatori sismici della protezione civile vedano spostarsi le vibrazioni sismiche dall Abruzzo alla Toscana. Credo che qualche scossa sia stata percepita anche presso gli studi di Campionato dei Campioni dove mi trovavo per la puntata di ieri sera e dove ho fatto davvero fatica a contenermi.
Partita ostica quella di Siena, dove tutto sembrava presagire la nascita di un ennesimo capitolo della serie “La palla è rotonda”. Piu passavano i minuti e più aumentavano i bisbigliati commenti degli imparziali sedutami attorno.
ah, se la palla va sulla traversa, vuol dire che non e serata anche il Lecce era retrocesso e non aveva speranze ma avete visto che fine ha fatto la Roma?
Immaginate quanto sia stato difficile essere per me stritolato tra la tristezza di un Milan spento e disordinato e la litania delle critiche interiste colme di speranza di un nostro flop.
Tutto passato e Milan in Champions, il resto non conta.
Capitolo Allegri. E chiaro che la situazione si sia completamente ribaltata negli ultimi giorni. Ad obiettivo ottenuto i dubbi sulla permanenza di Massimiliano Allegri hanno un nuovo e arrabbiato genitore, lallenatore stesso.
Gli almanacchi sono composti da pagine scritte nero su bianco ed illustrano solo le vittorie e piazzamenti. Alla storia del calcio non importerà di come sia successo ma descriveranno lannata appena passata come quella in cui il Milan si è piazzato terzo e con in panchina Massimiliano Allegri. Punto.
E da questo che partono i miei dubbi sulla decisione che il Mister potrà prendere. Una cosa è sicura, dovesse mai decidere di rimanere alla guida dei ragazzi, lo farà solamente a fronte di rinnovi contrattuali e garanzie di mercato. Impossibile per lui accettare un altro anno sotto la pioggia degli umori del Cavaliere.
Formazioni iniziali bizzarre, preparazione sbagliata ai match clou più decisivi, cambi ritardati e spesso sbagliati ed un gioco che dopo tre anni di permanenza a Milanello non sì è fatto ancora vedere. Queste le accuse fatte al nostro Mister e alle quali mi sono accodato senza mai cambiare bandiera. Ma non essendo beota, mi chiedo se non ci sia un reale motivo per il quale tutti i giocatori si siano esposti cosi tanto per la sua permanenza al Milan. Nella memoria dei miei 30 da tifoso dei rossoneri non ricordo traccia di un sostegno cosi deciso per un allenatore.
Questo mi fa pensare e dovrebbe fare pensare la presidenza che si appresterà fin da subito a preparare la prossima stagione. Giovani a parte, la storia recente ricorda come larrivo di Ibra, Robinho e Boateng abbia portato lultimo scudetto e come il ritorno in Italia di SuperMario ci abbia salvato da un tragico inizio di stagione. Risultato? Se arrivano i campioni, seppur a buon prezzo, si torna a vincere !
Lanno prossimo ci toccherà portare a casa lo scudetto e senza alibi di nessun tipo poiché, voglio ricordare, festeggiare un terzo posto non e nel Dna dei tifosi rossoneri. Che non ci si abitui troppo.
Il campionato e finito e lobiettivo raggiunto. Ora toccherà alla società operare nella giusta direzione e al Presidente mettere mano al portafoglio affinchè chiunque guidi i ragazzi lo possa fare senza sperare nei miracoli o nelle sviste arbitrali come col Siena.
Si perché In un articolo di pochi giorni fa avevo chiaramente sottolineato come saremmo potuti andare in Champions solamente in un modo, ovvero facendo il Milan.
Abbiamo fatto la Juventus ma a questo punto, da tifoso e con in tasca mille denunce di complotto, prendo e porto a casa!
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