Pagelle Juventus
Editoriale – Juve, quando il fuoriclasse è il guardalinee…
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11 anni agoon
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RedazioneNon è ancora una Juve convincente, spumeggiante, roboante, ma mamma mia quant’è solida. Tosta, attenta, concentrata, cinica e consapevole. Guardate Tevez che lotta su ogni pallone, rincorre l’avversario fino alla bandierina, gioca con la bava alla bocca. E’ lui l’emblema, e l’esempio, della squadra di Conte.
Contro il Toro i bianconeri hanno sofferto, non tanto difensivamente (Buffon non ha toccato palla!) quanto a scardinare la difesa avversaria, preparata in maniera magistrale da Ventura (un tecnico che in carriera ha raccolto molto meno di quanto non meritasse). La Juve però è una squadra che riesce anche a prenderti per sfinimento: ti lavora ai fianchi, ti costringe là, ti toglie il fiato, in attesa che uno dei suoi campioni trovi la giocata.
Una volta Pogba, una volta Tevez, un’altra Vidal e poi ancora Bonucci, Pirlo, Vucinic e chi più ne ha più ne metta. A volte, il colpo da fuoriclasse ce lo mette anche l’arbitro o, ultimamente, il guardalinee. Si fa per sdrammatizzare, ovviamente, ma nessuno – né contro il Chievo né contro il Toro – si arrischierebbe a sostenere che Buffon e compagni non abbiano meritato la vittoria. In termini relativi, pesando la mole di gioco realizzata e la quantità di occasioni create, ma poi la palla bisogna sempre buttarla dentro…
E qui forse esce l’unico difetto di una squadra che ha sempre bisogno di stritolare l’avversario per farlo soccombere e che, spesso, è costretta a chiudere le gare in sofferenza pure dopo averle dominate, semplicemente perché ha concretizzato troppo poco rispetto a quanto avrebbe potuto e dovuto. Ma quelli che di calcio ne sanno, di solito dicono che le occasioni è importante crearle, che poi i gol arriveranno. Se così dovesse essere anche per la Juve, allora starle dietro diventerà estremamente complicato…
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