Pagelle Juventus
Editoriale Juve, una larga vittoria qualche piccola perplessità…
Published
12 anni agoon
By
RedazioneIl derby era una gara scomoda a pochi giorni dalla sfida decisiva di Campions League a Donetsk, la Juve l’ha anche approcciata benino, ma nonostante la vittoria non è che abbia espresso una prestazione memorabile.
Ci sono ancora parecchi incognite nella squadra di Conte, dubbi che restano irrisolti dopo una gara vinta sì, ma in superiorità numerica per più di 55′. Nei primi 35′, infatti, il Toro aveva difeso benissimo, pressando alto come era preventivabile alla vigilia, inaridendo le fonti di gioco bianconere e rischiando il minimo sindacale. Anzi, ad onor del vero, l’unica vera occasione da rete fino all’espulsione di Glik, se l’era creata Meggiorini, uccellando un distratto Bonucci ma sprecandola a tu per tu con Buffon.
Dopo il rosso al difensore polacco (che a termine di regolamente, forse, poteva starci ma che alla fine è parsa fin troppo punitiva), e prima del gol di Marchisio, la Juve ha certamente aumentato l’intensità, togliendo il respiro agli avversari, ma denotando le solite lacune: Giovinco e soprattutto Giaccherini andavano a sbattere continuaemente contro un muro, Pirlo era marcato ad uomo (e di certo non in una delle sue serate migliori), Vucinic lampeggiava incostantemente come spesso gli capita.
Tanto che all’intervallo Alessio era addirittura costretto a giocarsi la carta Bentdner, nel chiaro intento di aumentare centimetri in area di rigore per gli inevitabili cross che gli esterni erano obbligati a mettere in mezzo per mancanza d’alternative. E proprio su uno di questi, forse alla prima vera occasione, Marchisio ha portato in vantaggio la Juve e messo in discesa la partita. Ma non ha cancellato le perplessità palesate prima del gol.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”