Pagelle Juventus
Editoriale Juventus – Allegri brinda al debutto!
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10 anni agoon
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RedazioneNe avrà bevute tre o quattro di quelle bottigliette, perché l’esordio non lo voleva proprio sbagliare. Poteva succedere qualsiasi cosa in quei novanta minuti che ancora una volta fanno da arbitro, da corte inappellabile delle prime intuizioni stagionali. Massimiliano Allegri ha fatto centro con la sua intelligenza e arguzia da buon uomo di mare. Nelle amichevoli per il mondo ha testato alcune situazioni che, probabilmente, non rivedremo durante il suo percorso in bianconero, salvo clamorosi scenari: così facendo ha capito che i tempi non erano maturi per il cambio di modulo. Quindi si prosegue sulla vecchia strada, una via sicura verso la vittoria.
Non ha stravolto, non ha rivoluzionato. Ha accettato tutto, a cominciare dalla campagna acquisti già iniziata e in netta controtendenza rispetto ai suoi canoni tattici: ha provato a chiedere un trequartista ma prima della risposta di Marotta ha capito che in quel ruolo ci può stare Marchisio, come Pogba, come Pereyra. La difesa a quattro può attendere, così come i lungodegenti Barzagli e Morata. Il 3-5-2 è un sistema di gioco che la Juventus potrebbe interpretare anche senza allenatore talmente è impregnato nei meccanismi: in assenza di ali per il 4-3-3 sarebbe da folli rinunciare alla spinta degli esterni e inserimenti dei centrocampisti.
Così a Verona si è rivista la solita Juventus, quella che pressa alto, quella che allarga le difese grazie alle corse di Lichtsteiner (probabilmente il migliore in campo) e punge con Vidal e l’interessante Coman. Stiamo parlando di un modulo così collaudato che consente di schierare anche una sola vera punta a beneficio di chi parte da lontano. La qualità del nostro campionato, poi, fa il resto: nel primo tempo il Chievo ha deciso di aspettare i bianconeri dietro la linea del pallone con una rivisitazione della falange oplitica, nessun uomo a dare fastidio ai portatori di palla avversari ma solo densità in trenta metri.
La compattezza della squadra di Corini si è sciolta sul punto debole, le palle inattive: la sfortuna ha fatto il suo corso sull’autogol di Biraghi, per il resto l’imprecisione dei campioni d’Italia ha allontanato lo spettro di un risultato tennistico. È il debutto, la condizione è approssimativa, le gambe vanno a intermittenza: tutto si può concedere tranne quei clamorosi svarioni che regalano vita agli avversari. Buffon ha svegliato i suoi compagni dalla convinzione d’aver già vinto con una stupenda parata bassa su Maxi Lopez che a 36 anni non sempre risulta agevole per la schiena. Al 90’ Allegri era infuriato per l’eccessiva superficialità, ha bevuto l’ultimo sorso d’acqua e imboccato il tunnel che porta agli spogliatoi.
Alessandro Legnazzi
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