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Editoriale Juventus – Chi la fermerà?
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11 anni agoon
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RedazioneSebbene la Juventus riesca sempre a trovare il modo di complicarsi la vita riesumando le speranze avverse, la gara con l’Inter ha confermato due tendenze che, a lungo andare, stanno diventando mode. La prima: quando Lichtsteiner va in gol fa vincere sempre i bianconeri. È successo nove volte (due al Parma, Atalanta, Palermo, Chievo, Siena, Lazio, Cagliari e Inter), sei di queste sono servite per sbloccare il risultato e due a far vincere il match. Insomma, l’esterno svizzero è imprescindibile nei meccanismi della Juventus per la sua qualità di corsa, facilità d’inserimento e di cross. La seconda tendenza riguarda il ruolino di marcia casalingo della squadra di Antonio Conte: undici vittorie consecutive con media di tre gol a partita, uno schiacciasassi. Il record fissato dal Torino nella stagione ’75-’76 è a sole tre distanze, l’impresa non sembra impossibile tenuto conto che questa squadra riesce a vincere anche quando non si esprime al massimo del potenziale.
Le ultime tre gare (Sampdoria, Lazio e Inter) hanno evidenziato una Juventus a tratti sufficiente nell’atteggiamento mentale avendo incassato gol banali ed evitati di ancora peggio. È fisiologico che ci siano questi momenti di flessione, in campo ci vanno pur sempre uomini, mica automi. La filosofia di Conte, ormai, la conosciamo: la cura maniacale dei dettagli nel calcio moderno fa la differenza fra una squadra vincente e una ambiziosa. Sotto questo profilo, la Signora campione in carica dà punti a tutti. Ad esempio: nel riscaldamento dell’ultimo incontro si è visto Llorente soffermarsi a lungo nella fase dei tiri dal limite dell’area di rigore. Pallone in verticale calciato dal preparatore, aggancio di destro spalle alla porta e girata sul palo lungo di sinistro. Tipica situazione da mischia provata una decina di volte. Andando a rivedere il terzo gol dei bianconeri, si nota che l’attaccante di Pamplona esegue questo movimento in favore di Pogba.
Nessuno si sorprenderebbe, dunque, se alla ripresa degli allenamenti a Vinovo vedessimo un Conte deciso a torchiare la difesa sulle seconde palle. È proprio questa lacuna che tratteggia la vulnerabilità della Juventus. Come si è più volte rimarcato, in Serie A ci si può permettere il lusso di regalare due palle gol agli avversari ma in ambito europeo l’avversario non perdona. Tuttavia, di motivi per sorridere ce ne sono tanti: contro l’Inter si è rivisto il vero Andrea Pirlo, quello che anche bendato riesce a imbeccare Lichtsteiner con la solita palla d’oro, quello che quando pensa diventa il miglior playmaker al mondo. Vidal e Pogba sono i cavalli motore, da soli hanno bloccato Kovacic, il marcatore del regista della Nazionale garantendo fluidità alla manovra offensiva. La squadra di Mazzarri non è mai stata in partita, forse non lo sarebbe stato nessuno contro questa Juventus.
Alessandro Legnazzi
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