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Editoriale Juventus – Contro il Bayern servirà una squadra perfetta
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12 anni agoon
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RedazioneCi siamo quasi: stasera la Juventus affronterà il Bayern Monaco nel ritorno dei quarti di finale di Champions League. Una partita complicatissima, ben più di quanto il sorteggio stesso lasciasse presagire. Si era messa in conto la forza straordinaria della compagine bavarese, ma il risultato dellandata rende ancora più difficili le cose. Al punto che, un eventuale passaggio del turno, sarebbe da registrare alla voce ‘imprese sportive’. Ed il problema non sta tanto nel dover fare 3 goal ai tedeschi, quanto nel non doverne subire. Perché se è vero che la difesa del Bayern non sempre è impeccabile (anche se all’andata è sembrata tale), lattacco è a dir poco devastante. Ecco perché i ragazzi di Antonio Conte dovranno disputare la partita perfetta per superare il turno ed accedere alle semifinali di Champions.
Dalla porta alla difesa, dal centrocampo allattacco, tutti dovranno fornire prestazioni da consegnare agli annali. Chiellini, nella conferenza pre partita di ieri, ha dichiarato che sarebbe folle andare subito allarrembaggio della compagine guidata da Heynckes. Giusto, ma non bisogna neppure attenderli più di tanto: segnare il prima possibile è di vitale importanza, se non si vuole incontrare una strada in netta salita. E dato che il compito, di per sé, è già abbastanza arduo, sarà bene non esitare più di tanto. Sempre nella giornata di ieri, Conte ha sostenuto che la Juventus dovrà fare lo stesso tipo di partita di cui si sono resi protagonisti i tedeschi allandata: niente di più vero.
Bisognerà correre il doppio di quanto non si faccia normalmente, ridurre al minimo gli errori, e non sbagliare nulla in fase di impostazione, oltre che gestire come meglio possibile le energie nervose. In ciò sarà fondamentale il lavoro, in particolare, di due elementi. Ci riferiamo, nello specifico, a Leonardo Bonucci e Paul Pogba. Entrambi dovranno dare un contributo importante al momento di costruire gioco. Pirlo, come successo allandata, probabilmente verrà raddoppiato ed anche triplicato in fase di marcatura, e sarà in quel preciso istante che i due sopracitati dovranno mettere in moto la proprio abilità nel dare il via allazione, facendo leva sulla buona visione di gioco che possiedono. Che non sarà quella del fenomenale regista col numero 21 sulla maglia, ma che rappresenta, comunque, un’alternativa decisamente valida.
Ma fondamentale sarà anche, ovviamente, anche la finalizzazione della azioni di gioco, ‘mestiere’ in cui gli attaccanti bianconeri non sempre si sono distinti particolarmente. Ecco che diventa dunque di primaria importanza il ruolo di Mirko Vucinic. Lattaccante montenegrino, da quando ha iniziato a prendere a calci il pallone, soffre di discontinuità acuta: lo ha dimostrato anche nel match contro il Pescara quando, dopo aver agito con indolenza e fallito una comoda occasione da rete, ha siglato la doppietta che ha consegnato alla Juve 3 punti preziosissimi. Ecco, Vucinic dovrà mettere da parte questa discontinuità, e dare il meglio di se stesso perché, se in serata, da solo può mettere in croce lintera retroguardia avversaria. Diversamente, sarà solo un uomo regalato agli avversari.
Attenzione particolare anche agli esterni. Lichtsteiner non ci sarà, ed è un assenza pesantissima per Conte, forse più ancora di quella di Vidal. Non per il semplice valore dei giocatori in questione, ma piuttosto per quello dei calciatori chiamati a sostituirli. Se al posto del cileno ci sarà Pogba, che fornisce adeguate garanzie, a dare il cambio allesterno elvetico sarà Padoin. Nulla di personale contro lex atalantino, che è gregario tanto fidato quanto prezioso, ma in Champions League la sua esperienza è praticamente pari allo zero, e gli toccherà fronteggiare un cliente scomodo come Ribery: dovrà disputare la partita della vita, quella da raccontare ai nipotini, per non finire travolto dall’esuberanza dell’esterno transalpino. Sia Padoin che Asamoah (chiamato a presidiare la corsia mancina) dovranno dosare alla perfezione gli sforzi sia in fase offensiva che in fase difensiva, spingere e contenere in eguale misura. Servirà fiato ed intelligenza, considerato anche i diretti avversari che, i due, si troveranno di fronte.
Insomma, questa Juventus sta scrivendo pagine importanti della storia del calcio italiano, dando ampia dimostrazione di essere tornata la società di un tempo, vincente sul campo e fuori. Diverso è, per il momento, il suo attuale destino europeo: ecco dunque che, se si vorrà ricominciare ad avere un ruolo di un certo prestigio anche a livello continentale, si dovrà superare il durissimo scoglio chiamate Bayern. Compito difficilissimo, ma non impossibile: se andrà male, vorrà dire che i tempi attuali non sono ancora maturi per restituire la vera Juve allEuropa che conta, si prenderà atto di quanto visto, e si ripartirà a lavorare, sin da subito, per far sì che i bianconeri possano tornare a sollevare la Coppa dalla grandi orecchie, come accaduto, l’ultima volta, nell’oramai lontano 1996.
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