Editoriale Juventus – E se Marchisio non fosse mai arrivato sul pallone?

Alessandro Matri porta in vantaggio la Juventus, anzi no, è Claudio Marchisio a segnare l’1 a 0 al Celtic Park. O Matri? O Marchisio? Pure la grafica Uefa era impazzita nell’episodio del fulmineo gol in apertura dei bianconeri. Inizialmente la rete è stata assegnata al centrocampista, così come aveva decretato l’arbitro di gara, lo spagnolo Undiano Mallenco, in collaborazione con l’attentissimo (ironicamente parlando) giudice di porta.

 

Poi il colpo di scena: la Uefa prende in mano la situazione e cambia la decisione del direttore di gara: il marcatore è Matri. Presa di posizione corretta, sia chiaro, ma in questi casi come ci si deve comportare? L’organo europeo più importante ha prevaricato la decisione dell’arbitro, che sul primo tiro dell’attaccante bianconero non ha assegnato il gol. E non si tratta di un episodio da prova tv sfuggito all’occhio della cinquina arbitrale. Mallenco ha visto tutto e ha deciso che non era gol, supportato dal giudice di porta e dal guardalinee. Poi è arrivato Marchisio a togliere ogni dubbio, e qui nessuno ha potuto cadere in errore.

 

Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: perchè la Uefa è intervenuta su un episodio del genere? Che motivo aveva? E’ come se i secondi di gioco successivi, fino alla ribattuta in rete di Marchisio, non fossero mai esistiti, eppure l’azione non era stata fermata da nessun fischio. Allora l’arbitro a cosa serve se poi interviene la Uefa a screditarlo? Ok, sarebbe stata un’ingiustizia non assegnare il gol a Matri, ma l’errore dei fischietti fa parte del gioco, e quindi va accettato. Una cosa è evidente: in questo specifico episodio è stata usata la moviola in campo, inutile nasconderlo. Ed è stata presa la decisione corretta. Ma perchè, allora, non iniziare ad adottare questa misura precauzionale doverosa quantomeno per i gol fantasma? Ma soprattutto cosa sarebbe successo se non fosse arrivato Marchisio a scaraventare il pallone in porta???