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Editoriale Juventus – I 100 punti non sono impossibili
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11 anni agoon
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RedazioneL’incredibile fame di vittorie che Antonio Conte riesce a infondere nel gruppo bianconero fa si che la Juventus potrà infrangere un altro record stagionale. O meglio, non si tratta propriamente di primato poiché stiamo parlando di un risultato che mai nessuno è stato in grado di stabilire: i cento punti stagionali. Non c’è riuscito il Grande Toro (usando il metodo dei tre punti a vittoria), non ce l’hanno fatta né Mancini né tanto meno Mourinho in anni particolarmente floridi per l’Inter. Il record è di 97 punti, la Juventus è a 78 e davanti ci sono ancora nove gare: con l’attuale media punti, la proiezione teorica porta la Signora a 101 punti, lasciandone qualcuno per strada. Ventidue punti per raggiungere la tripla cifra e un risultato che nessuno, quantomeno nelle prossime tre generazioni, riuscirà a migliorare. La squadra di Conte può addirittura permettersi il lusso di perdere nelle trasferte più ostiche (Napoli e Roma) e pareggiarne un’altra, visto il margine che detiene. Le incognite sulla strada sono molteplici, dagli infortuni, al calo fisico, al cammino in Europa League. La certezza una sola, la mentalità.
A Catania abbiamo visto una Juventus a marce scalate vuoi per le tre gare in una settimana, vuoi per le squalifiche e infortuni e vuoi per il fortino allestito dai rossoazzurri. L’ha decisa Carlos Tevez con un fulmine dei suoi, inserimento e conclusione: bravo Osvaldo – irritante nelle sue finezze e colpi di tacco sino a quel momento – a fare da sponda. Ci voleva una giocata d’autore per sbloccare una partita come tante se ne sono viste in stagione, con l’avversario schierato sulla linea di rigore e con ogni pallone lanciato dentro accompagnato da una preghiera. Sin da subito il match si è incanalato sui binari del nervosismo, più per un Catania sull’orlo di una crisi isterica vista la sciagurata vittoria del Bologna nel pomeriggio: la Juventus è stata brava a non farsi contagiare più di tanto in questa empatia emotiva. Le grandi squadre vincono anche così, semplicemente stando composte. Chi non ci riesce è Conte, alla terza espulsione da quando “siede” sulla panchina bianconera. Il resto lo ha fatto Andrea Pirlo, autore di una partita magistrale senza soffrire alcuna marcatura: ecco come consegnarsi al patibolo da innocenti…
Adesso che anche Rudi Garcia ha ammainato bandiera bianca, inizia una terza parte di campionato per la Juventus. Quella più complessa, quella della frenesia per la vittoria da tenere sotto controllo. D’un tratto sembrerà che il terzo scudetto consecutivo non si avvicini mai, anzi si allontani nonostante le vittorie continueranno a lastricare il cammino; un po’ come in quei sogni in cui vedi in lontananza la luce ma non capisci quanto sia distante la fine del tunnel. E corri, corri. Mai fermarsi perché la Roma, nel suo contesto, sta portando a termine una stagione indimenticabile. Però nello sport i valori e le differenze emergono. Quasi sempre in favore di chi non si accontenta di vincere un tricolore con novanta punti ma ne vuole di più. Sempre di più.
Alessandro Legnazzi (Twitter: @lusciandru)
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