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Editoriale Juventus – Mercato da Champions: un obbligo con vista Conte
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12 anni agoon
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RedazioneLa Juventus ha compiuto un’impresa straordinaria vincendo il secondo scudetto consecutivo dell’era post calciopoli. E però, Antonio Conte, vero artefice della rinascita della ‘Vecchia Signora’, è stato chiaro: “Bisogna alzare l’asticella“. Il che, tradotto, significa che, o si fanno gli acquisti giusti per puntare alla Champions, oppure, pur con tutta la juventinità di questo mondo, Conte saluterà la compagnia bianconera. Come dargli torto, del resto? E tuttavia, pare davvero difficile che Agnelli e Marotta facciano simile opera autodistruttiva. In primis perchè farsi scappare il migliore allenatore della Serie A, non sarebbe degno di una grande squadra quale la Juventus è ora tornata ad essere. In secundis perchè, andando a scorrere i nomi della rosa dei Campioni d’Italia, e valutando le prestazioni del recente biennio, sarebbe davvero peccato mortale non lavorare alacremente per rinforzare adeguatamente la base venutasi a creare in questo lasso di tempo. Ma come dovrebbero muoversi gli uomini mercato bianconeri? Chi andrebbe comprato? E chi venduto? Proviamo a valutare, senza volerci sostituire – lungi da noi farlo – a Marotta, Paratici e collaboratori vari.
Premettiamo che molte scelte dipenderanno dal modulo su cui il tecnico pugliese vorrà fare affidamento. Considerato che, da questo punto di vista, grosse indicazioni non ne abbiamo ancora, proviamo a ragionarla sempre nell’ottica del 3-5-2, ipotizzando magari delle manovre di mercato atte ad integrare la rosa con elementi duttili, come è stato, ad esempio, il caso di Peluso nello scorso gennaio. Considerato che la porta è ben sistemata con Buffon e Storari, andiamo a parlare della difesa. Della quale si può dire tutto il bene possibile. Barzagli, Bonucci e Chiellini sono tre calciatori che hanno ampiamente dimostrato il loro valore, e ciò di cui si necessita, più che altro, è di un ricambio di un certo livello. Confermati Caceres e Peluso, l’arrivo di un difensore come Ogbonna, di cui tanto si parla, sarebbe complemento perfetto del caso. Marrone sembra invece sprecato in panchina, per cui andrebbe mandato in prestito ad acquisire continuità ed esperienza, ma sempre in qualità di difensore centrale, magari con compiti da regista, alla Bonucci insomma.
Passiamo al centrocampo. Assodata l’intoccabilità dei vari Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal, Poli della Sampdoria, che molti danno effettivamente già vestito di bianconero, sarebbe il rinforzo ideale. Certo, si riuscisse a portare a Torino anche Verratti si raggiungerebbe il non plus ultra, ma cerchiamo di tenerci entro un certo grado di realismo. La fascia destra del campo, quest’anno, ha potuto contare su Lichtsteiner, Padoin ed Isla. Lo svizzero è stato di gran lunga il migliore dei tre, il solito soldatino affidabile, mai domo e sempre generoso. Ma la domanda che molti si pongono è: l’ex laziale, andrebbe ceduto o no? Difficilissima la risposta da dare, ma cerchiamo di farlo. Di fronte ad un certo guadagno, tra i 15 ed i 20 milioni di euro, se ne potrebbe anche parlare, ma dovrebbe arrivare, al suo posto, un giocatore analogamente bravo sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Ve ne sono in giro? Non più di tanto, e soprattutto a prezzi non contenuti, ed ecco che sarebbe opportuno tenerselo stretto.
Isla ha rappresentato invece la grande delusione: arrivato con grande clamore, ha toppato di brutto, e cercare di recuperarlo potrebbe essere una scommessa troppo ardua per una formazione che non può permettersi di perdere tempo. Ringraziato Padoin per la dedizione alla causa, sarebbe bene cedere anche lui. Ed ecco che, a conti fatti e volendo spendere un nome, affiancare Cuadrado a Lichtsteiner sarebbe una mossa da top club. Discorso molto simile va fatto per la fascia sinistra. Confermatissimo Asamoah, nonostante il rendimento altalentante, e fatti i dovuti ringraziamenti a De Ceglie, saluti al terzino valdostano e conseguente innesto di Bonaventura sarebbero cose buone e giuste. E Giaccherini? Andrebbe tenuto, ma con un ruolo da riserva (della riserva). Senza dimenticare Pepe, mancato tantissimo quest’anno, e pronto ad avanzare sulla linea degli attaccanti.
Concludiamo con l’attacco, reparto che va mezzo rivoluzionato. Monetizzare è la parola d’ordine: il top sarebbe vendere bene Giovinco ed uno tra Quagliarella e Matri. Ad Anelka non verrà rinnovato il cotnratto, e Bendtner non verrà riscattato, mentre andrebbe tenuto Vucinic. A questo punto, già ufficializzato l’arrivo dello svincolato Llorente, per imporsi in terra continentale un nome su tutti: quello di Luis Suarez. L’uruguagio sarebbe l’attaccante perfetto per il gioco di Antonio Conte: bomber di razza ma non vincolato alla sola area di rigore, è un giocatore che sa sacrificarsi molto, che lavora duro per la squadra, che assiste i compagni in fase di finalizzazione, che le prende e le dà. Del suo arrivo ne beneficerebbero tutti: dagli eventuali compagni di reparto, ai centrocampisti, sino a tutti gli altri, grazie anche al carisma del giocatore. Qualora l’uruguagio non potesse arrivare, oro colato sarebbe anche Ibrahimovic, perfetto per il 3-5-1-1 studiato ultimamente da Conte. Hai voglia a dire che in Europa non è decisivo, lo svedese avrebbe a disposizione due anni per convincere anche i più scettici. Così agendo, la Juventus avrebbe un parco giocatori che offrirebbe a Conte ampie possibiità di scelta tattica, dal 4-3-3, al 3-5-2, sino addirittura al vecchio 4-2-4 tanto caro al Conte degli inizi. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare? Vero, ma tra la Juventus e la Champions c’è di mezzo un mercato che deve rasentare la perfezione…
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