Pagelle Juventus
Editoriale – Juventus-Roma, quando a parlare non è il campo
Published
11 anni agoon
By
RedazioneMeno 2 all’attesissima sfida-scudetto tra Juventus e Roma. Il conto alla rovescia volge al termine. Domenica sera il campo darà il suo verdetto. Inappellabile, insindacabile. Ma in attesa che parli il campo, dello scontro al vertice tra bianconeri e giallorossi se n’è parlato eccome sui giornali, in tv, alla radio, sul web, per strada e al bar.
Se n’è parlato fin troppo. Ne hanno parlato pure i diretti protagonisti, dando vita a un duello a distanza, fatto di botta e risposta a mezzo stampa, che rischia di inasprire gli animi dei tifosi di entrambe le parti, ancor prima del calcio d’inizio. Le parole di Francesco Totti, capitano della Roma, che ha parlato di una Juve aiutata dagli arbitri, sono sembrate decisamente fuori luogo, dal momento che nelle ultime due stagioni, semplicemente, la squadra guidata da Antonio Conte si è dimostrata di gran lunga superiore alla concorrenza, fondando tale superiorità su una solidità e una concretezza che non lasciano spazio a dietrologie complottiste tipicamente italiote.
Sembrava che dopo Calciopoli non ci fossero più sospetti, non si addensassero più nubi di alcun tipo sul nostro calcio, ma è bastato che la Juventus ricominciasse a vincere per gridare nuovamente al complotto. Certo, da parte bianconera, sarebbe stato più signorile non rispondere alle accuse di Totti e lasciar semplicemente parlare il campo, ma Chiellini si è lasciato colpevolmente provocare e ha reagito, difendendo i successi della sua squadra e proclamandoli al di sopra di ogni sospetto. Ma, purtroppo, non c’è niente da fare, la cultura del sospetto ci appartiene, è insita nel nostro DNA e difficilmente ci abbandonerà.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”