Pagelle Juventus
Editoriale Juventus – Scagionate Conte!
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11 anni agoon
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RedazioneConsiderazione preliminare. Siamo del tutto sicuri che la figuraccia l’abbia solo rimediata l’Inter? Il mancato trasferimento che ha movimentato il paludoso calciomercato italiano (Vucinic-Guarin) non ha portato un risultato negativo solamente alla società di Thohir, rivelatasi di fatto ancora di Moratti, un pezzettino di Branca, un altro po’ di Ausilio e le briciole a Fassone… Pure la Juventus è uscita in malo modo da questo valzer di incontri, vertici, strette di mano, passi in avanti e doppi passi indietro. Casquè! L’ultima parola l’ha posta il magnate indonesiano, come giusto che sia, ma la società bianconera doveva far valere la sua posizione forte di possedere un duplice accordo, dirigenziale e tecnico. Guarin era della Juve, Vucinic era dell’Inter. Si dice che due feriti siano preferiti ad un morto; in questo caso no, l’aver ceduto all’emotività del tifo ha provocato un omicidio a due giocatori ormai privi di fiducia nei rispettivi club.
Questioni di campo. Il campanello d’allarme che in passato abbiamo scosso non è suonato invano. Fin dalla gara con la Sampdoria abbiamo notato un certo rilassamento mentale in alcuni giocatori chiave e, va da sé, quando la Juventus abbassa la concentrazione diventa una squadra vulnerabile, mediocre: Conte ha chiamato all’ordine i reparti intimando di non credere che i giochi siano chiusi a gennaio, a non curarsi dei record. Per questo ha disertato la conferenza stampa della vigilia, per questo ha rimpastato la formazione con sette nuovi innesti (fra cui Pirlo e Bonucci, non propriamente seconde linee) rispetto all’ultima gara di campionato. Il tripletino, se mai c’era stata una reale possibilità, sfuma dalla testa degli illusi, quelli che non vogliono sentirsi dire che il processo di crescita è ancora lungo. Se il pregio di Conte è l’insistere su una certa filosofia, il difetto strutturale è l’insufficienza di chi è protagonista di tale pensiero.
Morale. La Juventus-bis è stata all’altezza della Roma degli intoccabili per ottanta minuti per merito d’un gioco passivo che ha portato a due nitide palle gol e una rete annullata ingiustamente; per molti cronisti, i giallorossi hanno dominato i bianconeri, ma, dati alla mano, il possesso palla non è andato oltre il 53%. Due cose destano preoccupazione, la prima riguarda i campioni d’Italia e sono gli zero tiri in porta, la seconda è la tv di Stato ai limiti dello sciovinismo. Come qualità di squadra la Juventus ha un vantaggio consistente sulle altre italiane ma non può andare oltre sé stessa a comando: già dalla gara di Torino col Real Madrid affermammo che si trattava della prestazione limite. Per competere su tre fronti ci vuole di più. Sarebbe un peccato non capirlo.
Alessandro Legnazzi
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