Pagelle Juventus
Editoriale – La caduta degli dèi è rimandata!
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12 anni agoon
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RedazioneLa vigilia della partita tra il Barcellona ed il Milan sembrava promettere a tanti la definitiva, rovinosa caduta dei catalani e la tanto sospirata fine del regno del Tiqui-Taqua. A quanto ho visto, il Tiqui-Taqua è vivo e gode di ottima salute. La spasmodica attesa per lavverarsi di tutte le maledizioni lanciate contro il Barcellona sembra quindi destinata a protrarsi ancora qualche settimana, mese o forse addirittura anno! Via lindice inquisitore, via quellaria da io lavevo detto, via lespressione tronfia da e questa sarebbe la squadra di marziani? Ma va là! ed eccoci tutti davanti alla squadra più forte degli ultimi ventanni, tuttora modello irraggiungibile a livello continentale. Cè stata unevidente flessione nei risultati ma si è parlato troppo presto di crisi, cè stato un netto calo tanto nella qualità quanto nellintensità del gioco balugrana ed ecco fare capolino i primi necrologi per una filosofia che ha portato tredici trofei in cinque anni. Non sarà stato forse prematuro inviare le corone di fiori, i messaggi di condoglianze e preparare i requiem?
Il Barcellona visto ieri sera è ancora una macchina perfetta in grado di vincere dando spettacolo, schiacciare lavversario nella propria trequarti e finirlo a colpi di triangolazioni strette e inserimenti fulminei. Questa squadra non è imbattibile, ha molti difetti e può essere sorpresa ma la storia ha fin qui provato che ci vuole qualcosa di molto simile ad unimpresa titanica per avere la meglio nel corso di una doppia sfida. Sappiamo tutti che questo Barcellona come quello di Guardiola ti concede un paio di occasioni per fare male: se le sfrutti puoi vincere, se sbagli però sei condannato. Sistematicamente. Ce lhanno fatta lInter di Mourinho con due partite di straordinaria intensità e abnegazione, il Chelsea lanno scorso con un mastodontico aiuto da parte della fortuna e prima di loro lexploit era riuscito al Manchester United, il cui fortino è stato tra i pochi a non cedere agli assalti del Barcellona sui centottanta minuti.
Il Milan avrebbe potuto farcela, ma la conclusione di Niang è finita sul palo mentre Robinho non ha spedito in rete il pallone capitatogli verso la fine della partita: due occasioni come da copione, avendole fallite entrambe il Milan è stato condannato. Come da copione. Ci sono state occasioni (e il pensiero torna immediatamente a Ovrebo e Busacca) in cui oltre che sullo straordinario talento il Barcellona ha potuto contare su una serie di episodi a proprio favore, risultati poi decisivi ai fini della qualificazione, ma non deve essere questo ad annebbiare il giudizio su una squadra che piaccia oppure no entrerà di diritto nei libri di storia. Nessunaltra squadra al mondo è capace in questo momento di giocare con la difesa a ridosso del centrocampo e vincere con una tale continuità, che lavversario si chiami Getafe o Milan; il controverso Tiqui-Taqua, unautentica croce per alcuni ed una vera delizia per altri, ha dominato il calcio europeo dellultimo lustro e non sembra pronto per lasciare spazio a nientaltro che una pallida emulazione di sé stesso.
La grossa differenza tra il possesso palla del Barcellona e quello della maggior parte delle altre pretendenti sta nella direzione in cui circola il pallone e in egual misura nella velocità cui questultima viene scambiata dai giocatori: raramente si vedono passaggi in orizzontale quando il pallone è tra i piedi dei giocatori catalani, più propensi invece a scambiare il pallone in verticale per guadagnare metri e schiacciare le due linee di centrocampo e difesa dellavversario. Niente a che vedere con lo stucchevole possesso palla che mette in mostra lArsenal, per fare un esempio, o qualche altra big europea che cerca di avvicinarsi al modello catalano: quando la palla è scambiata in orizzontale e non vengono trovati passaggi in profondità, lunico risultato che si ottiene è facilitare il pressing avversario con leffetto opposto di creare situazione pericolose a proprio svantaggio anziché aprirsi varchi verso lattacco.
Vi siete mai chiesti perchè le migliori squadre dEuropa, con i migliori giocatori in circolazione non riescano mai ad imporre il proprio gioco quando arrivano al Nou Camp? Non ce lhanno fatta lInter, il Manchester United, il Chelsea, lArsenal e nemmeno il Milan, pur essendo tutte squadre di grande caratura tecnica e almeno in tre casi di grande esperienza internazionale. Forse, e dico forse, per il gioco del Barcellona non è ancora stato messo a punto un antidoto più efficace del catenaccio e contropiede che ha fatto le fortune delle tre squadre in grado di eliminare Barcellona nelle ultime stagioni di Champions League. Perchè giocatori come Etoo, Sneijder, Giggs, Scholes, Cristiano Ronaldo, Fàbregas, Lampard e Rooney si sono ritrovati a correre come terzini, spendersi come mediani e rincorrere come stopper pur avendo qualità a sufficienza per fronteggiare Xavi, Iniesta, Messi e Villa? Perché non avevano scelta. E se questi giocatori e i loro allenatori non trovano altro metodo, per me significa che lavversario è davvero molto forte.
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