Editoriale – La dura legge dell’ex

“E’ la dura legge del gol” cantavano gli 883 a metà degli anni ’90. Nel caso di Pablo Daniel Osvaldo è la dura legge del gol dell’ex. Il centravanti italo-argentino, esiliato dalla Capitale neanche fosse Ovidio, torna sul luogo del delitto con indosso la maglia dell’odiata Juventus, e castiga la Lupa ingrata, che non aveva saputo apprezzarne le indiscusse e indiscutibili doti.

Dura lex, sed lex. La legge del più forte. Quella di Antonio Conte e dei suoi ragazzi, di una squadra che riesce nell’impresa di vincere il suo terzo scudetto consecutivo, capace di toccare quota 99 punti in classifica, con la possibilità di raggiungere e superare i 100.

La storia del calcio è pronta ad accogliere tra le sue pagine questa Juventus di cannibali, che azzannano l’avversario e lo divorano senza pietà, anche quando la fame sembrerebbe venir meno. Se l’appetito vien mangiando, i bianconeri sono ancora all’antipasto, in attesa della portata più prelibata, quella europea.