Pagelle Juventus
Editoriale – La vendetta è un piatto che va servito freddo (meglio se 4 anni dopo)
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10 anni agoon
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RedazioneManita, anzi schiaffone, dell’Olanda alla Spagna, quattro anni dopo la finale dei Mondiali 2010. La vendetta è un piatto che va servito freddo, lo sanno tutti. Anche gli orange, che hanno saputo attendere il momento giusto per riprendersi con gli interessi, quello che la Dea Bendata aveva loro tolto.
Certo, si potrebbe obiettare che allora c’era in palio la Coppa del Mondo, mentre stasera soltanto 3 punti, ma il successo della squadra di Louis Van Gaal sui campioni di tutto è importante a prescindere dal premio in palio. E’ un messaggio, chiaro, forte, inequivocabile, diretto, che in soldoni possiamo così riassumere: “Siete giunti al capolinea, adesso tocca noi!”.
A fine ciclo è giunto di sicuro Iker Casillas, umiliato e offeso da un Arjen Robben in versione Pallone d’Oro, che, trionfante, si porta a casa lo scalpo di quello che un tempo era considerato, a torto o a ragione, il miglior portiere del mondo al pari di Gigi Buffon, che pur essendo più anziano, gli è ancora oggi almeno tre spanne superiore.
E poi c’è Sergio Ramos, il difensore-goleador, protagonista dell’ultima finale di Champions League, che stasera ha forse dimostrato una volta per tutte di essere più credibile nei panni di goleador che in quelli di difensore. Cosa dire invece di Diego Costa, a lungo conteso e infine strappato alla federazione brasiliana, lui brasiliano di nascita e nel cuore, da una Spagna che di centravanti abili e arruolabili ne aveva già in casa propria, ogni riferimento a Llorente e Negredo è puramente casuale.
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