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Editoriale – Lazio, ma chi si piglia il nababbo Zarate?
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12 anni agoon
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RedazioneDa uomo del futuro a problema del presente. Mauro Zarate è un rebus di difficile soluzione. Mentre il patron Lotito sogna un altro colpo alla Klose (si è parlato di Lampard che, obiettivamente, sarebbe un acquisto da prima pagina), in casa biancoceleste si pensa a come liberarsi dell’argentino più triste e irriverente del pianeta.
Come sempre, l’ostacolo riguarda il prezzo del cartellino e le pretese dello stesso Zarate. All’estero il ragazzo ha ancora degli estimatori (intendiamoci, non è che ci sia la fila) ma Lotito non vuole regalare niente a nessuno, perfino Zarate.
Sebbene Petkovic l’abbia “silurato” da tempo, eppure Maurito non ha ancora chiaro quale sarà il suo futuro. Un fatto è certo, dopo la splendida prima annata in biancoceleste (stagione 2008/09, 41 presenze totali, 16 reti), il nativo di Buenos Aires ha smarrito la strada e, poco alla volta, si è trasformato in un pacco vero e proprio (tra l’altro decisamente costoso). Neppure l’Inter ha saputo rivitalizzarlo (prestito con poche luci e tante ombre). Cosa fare a questo punto? La speranza di Lotito (e di Petkovic) e che qualche club russo decisa di mettere sul piatto una cifra ragionavole (almeno sei/sette milioni?) per il cartellino e uno stipendio dignitoso (almeno un milione, forse qualcosa di più, sempre che lo stesso Zarate faccia un passo indietro a livello di pretese). In caso contrario, Zarate continuerà ad essere stipendiato da Lotito (2,1 milioni all’anno, gli stessi soldi percepiti da Klose), almeno fino al 2014, anno di scandenza del suo contratto. Insomma, un caso da Sherlock Holmes…
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