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Editoriale – Lewandowski, alle origini di un top player
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12 anni agoon
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RedazioneMercoledì sera è nata una nuova stella nel firmamento del calcio, una stella biancorossa come i colori della sua Polonia: sono bastati novanta minuti a Robert Lewandowski per entrare nella storia della Champions League rifilando un poker di gol al Real Madrid di Josè Mourinho. Da lì possiamo scorgere tutto il suo repertorio: la prima marcatura è da uomo darea che attacca il secondo palo e la butta dentro, nel secondo gol si muove sul filo del fuorigioco come Pippo Inzaghi insegna, il tris è pura classe con quel controllo di suola e infine troviamo la potenza bruta nel calcio di rigore.
Qual è il background di questo ragazzo nato a Varsavia venticinque anni fa? Dopo due meravigliosi anni di tirocinio allo Znicz Pruszkow (terza serie polacca, riesce a vincere il titolo di capocannoniere entrambe le stagioni) il Lech Poznan è la prima squadra professionista a credere in Robert: vengono investiti 1,5 milioni di zloty ossia il corrispettivo di 370mila euro. Continua a svolgere il proprio compito in maniera egregia, continua a segnare: lEuropa League è una vetrina importante che gli concede la corte di parecchi club, in questi momenti si intrecciano parecchie storie divertenti e interessanti.
Napoli e Genoa sono le squadre italiane che si interessano a Lewandowski, addirittura il club ligure è costretto a emanare un comunicato di smentita verso ogni trattativa; in verità il centravanti polacco aveva già svolto le visite mediche e stava assistendo al derby della Lanterna. Lallora direttore sportivo dei partenopei, Pierpaolo Marino, raggiunge un accordo di massima con lagente ma non con il Lech Poznan; si inserisce il Blackburn il quale lo soffia definitivamente alla Serie A. Il club inglese fissa la data per la firma, viene prenotato il volo aereo ma dun tratto le ceneri del vulcano islandese Eyjafjallajokull (quello che fece approdare il Barcellona a Milano in pullman) bloccano la trattativa. Il Borussia Dortmund si inserisce e lo porta nella Ruhr per 4 milioni di euro, la cifra più alta nella storia del calcio polacco.
Lewandowski deve integrarsi in un campionato più competitivo, sgomita e Lucas Barrios lo relega quasi sempre in panchina. Quando il paraguayano scappa in Cina per danaro, Robert riceve la fiducia di Klopp il quale lo cura con grande dovizia: otto reti il primo anno di Bundesliga, ventidue nella successiva. Questanno è già a ventitré, segna consecutivamente da dodici giornate e rischia di battere il record di Gerd Müller (sedici): lattaccante più forte di sempre avuto dal Bayern Monaco è il suo obiettivo, ora i bavaresi hanno in Lewandowski il prossimo obiettivo.
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