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Editoriale – Lo Squalo adesso è sazio: dopo il Giro e la Vuelta, sbrana anche il Tour
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10 anni agoon
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RedazioneLo Squalo adesso è sazio: dopo il Giro e la Vuelta, sbrana anche il Tour. Vincenzo Nibali non si è accontentato di vincerlo il Tour, lo ha stravinto, divorando gli avversari, mettendo tra lui e gli inseguitori minuti e minuti di distacco. Un distacco abissale, che, alla vigilia, nessuno, forse neanche lui, avrebbe mai immaginato.
Ma la forza, la passione, il sacrificio che questo ragazzo, anzi, quest’uomo, con la U maiscola, ha profuso tappa dopo tappa, sono stati così tanto, troppo per gli altri, da far sembrare quasi facile un’impresa storica. L’aveva promesso Vincenzo. L’aveva promesso prima che a sè stesso, a una persona, non una persona qualunque.
La madre del suo idolo di sempre, quel Marco Pantani che il Tour prima di lui e come lui lo aveva strappato a morsi e sacrifici, salvo poi veder messo in discussione quel trionfo in un turbinio di accuse e offese, molte delle quali, forse gratuite, cattive e pretestuose.
A quella madre, Vincenzo adesso consegnerà la maglia gialla, una maglia gialla limpida e pulita, che restituisce dignità e trasparenza anche al suo Marco e al movimento ciclistico italiano tutto. Perchè quando un italiano vince, in sella ad una bicicletta, non è necessariamente il doping la ragione della sua vittoria, bensì più spesso forza, passione e sacrificio. Tutto questo e molto di più è Vincenzo Nibali, erede di Coppi, Bartali e… Marco Pantani.
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