Editoriale – Milan con Zaccardo, Nocerino, Birsa… e Zapata…

Non ce ne voglia nessuno ma un conto è poter scendere in campo con gente del calibro di De Sciglio (o Abate), Montolivo e Kakà, un altro con l’ex (ma a tutti gli effetti) Zaccardo, la copia sbiadita di Nocerino e il fantasista (magari in Serie B) Birsa… Con una squadra simile, è già tanto l’essere riusciti a portare a casa la vittoria, tra l’altro arrivata su un tiro deviato di Zapata, a primo gol in maglia rossonera…

Certo, alla fine quello che conta è vincere ma, contro altri avversari, non sarà così facile… Ma un dubbio ci sovviene. Era proprio obbligatorio scendere in campo con l’amato 4-3-1-2. Vista la presenza in panchina di un Robinho sano, l’idea del tridente era proprio folle? Con i se e i ma non si fa nulla, eppure quel Birsa lanciato nella mischia (non giocava una gara in Champions dai tempi dell’Auxerre, circa tre anni fa, non è decisivo da, più o meno, lo stesso periodo) qualche perplessità l’ha data a tutti i presenti a San Siro…

Il Milan non può prescindere dai suoi pezzi migliori a patto, ecco poi ci sarebbe da capire se Kakà è ancora il vero Kakà o pure lui, come tanti ora al Milan, un giocatore che fa vendere le magliette e non fa spendere soldi alla società… Ah, ecco se poi Zapata inventa la rete della domenica, ops del mercoledì…