Editoriale Milan – Il buio intorno alla stella

Non si è fatto in tempo a stilare elogi per le prestazioni del Milan della scorsa settimana (vittoria contro Udinese e pareggio europeo contro il Barcellona) che siamo di nuovo qui a scrivere di una squadra deludente, svogliata e con poche idee.

E si, perchè questa settimana (sconfitta di Parma e pareggio casalingo contro la Lazio) ha riportato tutti con i piedi per terra e ha fatto intendere come il Milan più vicino alla realtà sia quello brutto visto nelle ultime due giornate di Campionato e non quello illusorio visto con friuliani e catalani.

L’unica nota lieta è offerta dalla rinascita di Kakà che mercoledì ha giocato una partita intensa e di qualità: ha corso, ha accentrato su di sé la manovra offensiva, ha mostrato umiltà, ha calmato i soliti eccessi di nervosismo di Balotelli, ha sfiorato più volte il gol fino poi a trovarlo con una traiettoria al bacio, insomma con una parola sola un leader.

E’ stato ammirevole vederlo uscire stremato dal campo, dopo aver dato tutto, molto di più dei suoi compagni più giovani.

La minestra riscaldata, come tanti pensavamo sorridendo, forse ha conservato molto del suo sapore: non sarà appetitosa come appena fatta ma è sicuramente più gustosa rispetto alle altre pietanze servite in tavola. Pietanze che rispondono ai nomi di Balotelli (involuto inspiegabilmente), Abate e Constant (inconcludenti sulle fasce), Robinho (tanto movimento ma poche idee), Muntari (un pesce fuor d’acqua), tanto per citarne alcune.

Salviamo solo De Jong (pilastro inamovibile davanti alla difesa) e Montolivo (mai una sbavatura) ma per il resto è un desolante e deprimente buio intorno alla stella ritrovata.