Editoriale – Milan: Kakà e Cristante in mezzo ai fischi

Sembra quasi impossibile a dirlo, visto il risultato, eppure è successo: il 3-0 non ha ingannato i tifosi del Milan, che hanno sonoramente fischiato la squadra almeno fino a quando il risultato è rimasto in bilico, né può cambiare i giudizi. In realtà, da salvare dopo la gara contro l’Atalanta, restano quasi solo i 3 punti.

La doppietta di Kakà, in sostanza, ha l’unico effetto di nascondere la polvere sotto il tappeto: il 2-0, tra l’altro, è giunto proprio nel periodo migliore dell’Atalanta, che ha schiacciato i rossoneri nella propria area, costringendo Abbiati in più occasioni ad indossare il costume del supereroe. Il calcio, poi, è fatto anche di episodi: come quello dell’annullamento del gol (del pareggio) di Benalouane per una “spintarella” su Mexes.

Nel grigiore generale, però, ha brillato la stella di Cristante: per il giovane centrocampista un esordio da sogno, condito da una rete tanto difficile quanto bella. Non solo il gol, però, perché il ragazzino ha mostrato doti interessantissime, quelle stesse che da tempo gli si riconoscono. Tanto che, al terrmine della gara, ci si chiedeva piuttosto perché Allegri ci avesse messo così tanto a dargli spazio.

Anche perché, le alternative che finora gli sono state preferite, forse godono di maggior credito mediatico (e di maggiore valutazione economica) ma non gli sono superiori. Scommettiamo che, ora, dopo l’ottima prova contro l’Atalanta, non si parlerà più di prestiti? Almeno è quello che ci si augura, perché se il Milan vuole davvero ricominciare una nuova era, è dalle fondamenta che deve ripartire…