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Editoriale Milan – L’Onnipotente ha colpito ancora
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11 anni agoon
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RedazioneL’Onnipotente ha colpito ancora! E’ lui, dunque, il regista occulto che ha portato Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan a scapito del suo “nemico giurato” Clarence Seedorf. Era da tempo, infatti – da quando Max Allegri è stato lasciato libero – che il “Richelieu in cravatta gialla” meditava questa mossa e alla fine è riuscito a portarla a termine con successo.
Ieri sera, infatti, s’è consumata l’ennesima farsa rossonera nel corso del summit a Villa San Martino di Arcore, residenza brianzola di Silvio Berlusconi. Si doveva decidere, una volta per tutte e senza ripensamenti, la scelta dell’allenatore che guiderà il Milan la prossima stagione visto e considerato che l’”olandese” non risultava più essere nelle grazie sia della presidenza che della dirigenza di via Aldo Rossi. Troppo esigente, troppo personaggio, troppa “maschio” per non creare problemi con quel suo modo di fare eccessivamente effervescente e irriguardoso.
Prima dinanzi ad una tavola imbandita, poi nel salotto buono a sorseggiare un caffè: tre ore di discussione (mancava – ohibò – la “signorina so tutto io”), di ammiccamenti e sorrisini hanno, alla fine, partorito il topolino. Niente Emery (che mercoledì firmerà col Siviglia), niente Donadoni (che rimane a Parma), niente da fare neppure per tutti quei nomi che erano entrati di propotenza nella classifica dei top ten che la società aveva messo nel mirino. Dunque Pippo Inzaghi – presente anche lui per l’esame di rito (superato apparentemente a pieni voti) – sarà il nuovo allenatore del Milan anche se l’ufficialità ancora non c’è semplicemente perchè prima di darne l’annuncio al mondo (con tanto di fumata bianca, vestizione e presentazione al popolo rossonero) serve risolvere il contratto con il buon Clarence mollato letteralmente al suo destino per chissà quale nefandezza compiuta. Bah… (!). Cose da Milan, inutile indagare.
Ma perchè Pippo Inzaghi? Eh, bella domanda… Viene da pensare che il motivo sia soltanto economico anche perchè SuperPippo è uno che non esige molto, non ha pretese limitandosi ad allenare quel che la società gli vorrà mettere a disposizione. Un bel “soldatino” che deve solo sempre chinare il capo, annuire e dire, riverente, “signorsì”. Un “uomo di casa”, il cameriere perfetto con tanto di livrea e guanti bianchi prontissimo a mettersi a disposizione del suo vate, del suo profeta, di colui che l’ha voluto e… portato fin lì. Ma anche un allenatore, però, senza esperienza, un tecnico sui generis tutto ancora da scoprire nel cui palmares figura solo un Viareggio (perchè no, allora, a Tassotti che ne ha vinti due consecutivi?). E’ questo il target da cui il Milan vuole ripartire? Poco importa. Non interessa più… vincere, serve soprattutto fare soldi, restando con i piedi ben piantati nel “fairplay finanziario”. Null’altro. E allora, via libera a Pippo Inzaghi. Tanto lui o un altro fa lo stesso. Caro Milan, sei irriconoscibile…
Elio Arienti
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