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Editoriale Milan – La rinascita porta la firma di Allegri
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12 anni agoon
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RedazioneE rimonta fu, ma che fatica. Se Massimiliano Allegri fosse un eroe del passato, probabilmente sarebbe Leonida e urlerebbe “Questo è il Mi-lan“. Sì, proprio questo, non quello visto ad inizio stagione che arrancava contro la Sampdoria e prendeva schiaffi ovunque andasse, senza fare differenze tra partite in casa e in trasferta. L’incubo peggiore sembra aver lasciato spazio a nuovi sogni, magari meno ambiziosi del passato, ma comunque sogni. Di Europa, ovviamente, ora non più un obiettivo così lontano come pochi mesi fa.
Tra faraoni e mummie, il Milan ha trovato le forze per andare riprendersi dal torpore estivo. Se El Shaarawy è partito subito a mille e continua a trascinare la carretta, ora si è svegliato pure Robinho, perennemente in discussione ma autore di gol pesanti in questo frangente. Due presenze importanti per sopperire all’assenza dell’uomo che più di tutti avrebbe dovuto dar vita al nuovo Milan, quello senza Ibrahimovic e Thiago Silva: parliamo di Pato, grande assente ingiustificato nella riscossa rossonera.
Il brasiliano è uno dei tanti temi caldi cari a Silvio Berlusconi, improvvisamente tornato a fare il Presidente. E’ nel momento del bisogno che si vede chi è vicino al Milan, e lui lo è. Visite a Milanello, sogni di mercato, campagna acquisti di nuovo in fibrillazione con nomi del calibro di Strootman e Balotelli. Insomma, la squadra è viva, anche grazie a qualche elemento che ha deciso di prendere il toro per le corna e di non di starsene seduto in un angolo buio a subire il destino: Nocerino si è ritrovato, Pazzini segna di tanto in tanto, e Boateng qualche squillo per far sentire a tutti che c’è pure lui l’ha fatto.
Ma le sorprese migliori sono arrivate dalle corsie esterne di difesa. I titolari dovevano essere: a sinistra Antonini, a destra Abate. Bene, mai infortuni furono più chiarificatori. Il Milan ha scoperto Mattia De Sciglio, ed ora il futuro è suo. Mentre dalla parte mancina è piombato Constant come un fulmine a ciel sereno: chi mai l’avrebbe detto che il guineano, messosi in evidenza al Chievo come fantasista, avrebbe trovato la sua posizione ideale da terzino!!
Un’intuizione, per chiudere il cerchio, da assegnare a Massimiliano Allegri, un grandissimo allenatore. Non farà ancora i miracoli, ma essere a ridosso del treno Europa dopo tutti i problemi che sono nati non è cosa da poco. Senza contare che il Milan si è pure qualificato con discreto anticipo agli ottavi di Champions League. Tutto questo con il fantasma di Guardiola che gli alitava (e gli alita tutt’ora) sulla spalla. Ma adesso il buon Max deve solo pensare a godersi il momento e a continuare così, sperando che la sfortuna non lo abbandoni, perchè è nelle difficoltà che ha dimostrato tutto il suo valore.
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