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Editoriale Milan – Lequivoco tattico del nuovo modulo
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11 anni agoon
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RedazioneParadossalmente quella contro il Napoli è stata la migliore partita giocata fino a questo momento della stagione, eppure ciò non è stato sufficiente per evitare la sconfitta al cospetto di un avversario che ha mostrato di avere già una sua fisionomia e un’ottima organizzazione.
La conseguenza più immediata è che il vertice della classifica è lontano anni luce e si prospetta un ennesimo campionato con partenza ad handicap, una partenza con un “meno” virtuale che puntualmente il Milan di Allegri si auto-infligge ad ogni annata: non sempre però i recuperi brillanti al foto-finish possono riuscire.
A voler essere realisti, alcuni degli uomini che indossano la casacca rossonera non sembrano all’altezza del blasone: ci riferiamo ad Emanuelson (uomo ombra), Birsa (catapultato in una dimensione che non gli è propria), Nocerino (una controfigura), Zaccardo (poco “attuale”), solo per citarne alcuni.
Gli scarsi risultati sono tuttavia figli di un evidente equivoco tecnico-tattico.
Il passaggio al 4-3-1-2 ha di fatto modificato l’assetto dell’attacco, senza però modificare il centrocampo.
La coppia di attaccanti centrali attende i rifornimenti da dietro e si propone meno in fase di ripiegamento, con il risultato di avere una linea mediana più sbilanciata e reparti maggiormente distanziati tra loro, a tutto vantaggio degli avversari che sorprendono i rossoneri con veloci ribaltamenti. Nelle due trasferte di Verona e Torino e nella partita di ieri gli uomini di Allegri hanno pagato la stessa situazione.
Bologna è già alle porte: non ci resta che aspettare per sapere se la dirigenza mostrerà, anche quest’anno, la stessa pazienza avuta l’anno passato nei confronti del suo allenatore.
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