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Editoriale Milan – Massimo risultato con minimo sforzo, ma il gioco non c’è più
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12 anni agoon
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Redazione1-0, allungo sulla Fiorentina ora lontana quattro lunghezze e terzo posto messo più al sicuro.
La gara contro il Torino è racchiusa tutta nel gol di Mario Balotelli, che ha sfruttato al massimo l’assist di Mexes e ha deciso una partita difficile, complicata e sofferta, troppo sofferta.
Vincere e convincere è un motto che al Milan nelle ultime uscite non sempre riesce; a fine stagione e con un terzo posto da mantenere e saldare la vittoria può anche non passare necessariamente dal bel gioco, sempre che il Presidente Berlusconi ne sia d’accordo – in quanto è proprio il numero uno rossonero a chiedere i successi attraverso un gioco spumeggiante, di cui esserne padrone – ma averlo è sempre meglio.
Nel Milan invece il gioco si vede solamente a sprazzi, e la mancanza di un regista intelligente e con un’ottima visione di gioco come Montolivo si sente tantissimo, Muntari non è la stessa cosa, non ha gli stessi piedi e Boateng è più una mezzala esterna ma altri giocatori da inserire in quel ruolo ultimamente non ce ne sono; Ambrosini e De Jong sono infortunati, Traoré non offre le necessarie garanzie e il giovane Cristante probabilmente non è ancora pronto per essere inserito tra i titolari.
Fatto sta che la gara contro il Torino – che ha spaventato i rossoneri, sia nel primo che nel secondo tempo, in special modo con Barreto – è stata decisa solamente nei minuti conclusivi con il tap-in a porta vuota di Balotelli, nato da una palla inattiva ma quanta fatica per trovare una vittoria che vale oro in ottica Champions League oltre che sul morale della Fiorentina, competizione che la formazione di Allegri non può permettersi di non disputare.
Le difficoltà esistono e contro i granata sono emerse più delle altre volte, anche per merito di una squadra che, a parte essere sfortunata, gioca molto bene, amalgamata da un guru della panchina come Ventura. I ragazzi di Allegri sono apparsi svuotati, scarichi più mentalmente che fisicamente, forse anche a causa delle voci che vorrebbero Allegri già in viaggio verso la Capitale, sponda giallorossa, che potrebbero aver destabilizzato l’ambiente.
Il momento però è troppo delicato, entrare o meno nella prossima Champions è l’obiettivo dichiarato da inizio stagione e permettersi sbandate che possono costare caro non è più possibile.
Ora a Pescara la banda Allegri è chiamata ad un’altra partita fondamentale, in cui la vittoria è imprescindibile ma rivedere il bel gioco almeno per buona parte di gara non sarebbe male. Mancherà Boateng, diffidato e ammonito contro il Torino e il centrocampo sarà il reparto che avrà gli uomini contati ma contro la già retrocessa formazione abruzzese servono altri tre punti per mettersi al riparo da possibili e scottanti sorprese.
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