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Editoriale Milan – Quando la vittoria defibrilla le coronarie e mette a rischio il tecnico
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12 anni agoon
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RedazioneLa partita fondamentale, la chiave per le ultime gare del campionato laveva definita Massimiliano Allegri nella conferenza di vigilia.
I tre punti per l’Europa li cercavano sia il Milan che il Catania, e a spuntarla è stato il Milan ma mai come in questa occasione si è rischiato di perdere il treno Champions, con tutti i danni sportivi ed economici che ne seguono. Perdere voleva anche dire accelerare il congedo di Allegri.
La Fiorentina è un osso duro, non mollerà fino all’ultimo secondo e rimanerle davanti in classifica è fondamentale per il Milan, per non dover rivedere i piani per la prossima stagione, compreso l’eventuale e a quel punto inevitabile cambio di allenatore.
L’aggressività e la voglia di ritornare alla vittoria dei rossoneri mette alle corde i rossazzurri, ma la grinta data loro da Mister Maran permette di resistere come a Fort Apache e di impaurire il Diavolo con l’ex di turno, quel Nicola Legrottaglie che di testa insacca comodamente in rete una punizione di Lodi. Bel colpo di testa, ma subire un gol a difesa schierata, su palla inattiva e con il portiere incatenato alla linea di porta qualche dubbio lo crea.
La risposta del Milan è positiva e l’assedio che ne segue permette di raddrizzare la partita prima dell’intervallo, aspetto fondamentale per raggiungere la vittoria, maturata però con una sofferenza immane nella ripresa, e su questo ci sarà da lavorare perché permettersi passi falsi da qui al 19 maggio è impossibile.
La doppietta di Pazzini, che prima pareggia il gol di Bergessio e poi sorpassa gli etnei, ridà il terzo posto in classifica e ossigeno a società e giocatori, ma le coronarie dei tifosi ne hanno risentito parecchio; il gioco si è visto con una certa continuità ma alcuni interpreti sono apparsi sotto tono o fuori dai giochi come Nocerino e Abate. Errori come quelli commessi contro il Catania si pagano caro, se di fronte hai squadre più ciniche che difendono con più ordine e concedono poco.
Il rigore trasformato da Balotelli, assegnato per un’ingenuità di Izco sullo stesso attaccante, arrotonda il punteggio, ma non spazza via gli errori e le disattenzioni mostrate. Se si vuole mantenere la terza piazza, e disputare i preliminari della coppa più affascinante che esista, bisognerà sistemare ancora qualche cosa, ma ora contano come il pane solo i tre punti a partita, dopodiché a bocce ferme si stilerà un bilancio stagionale e si cercheranno le dovute misure da adottare per competere ad alti livelli.
Resta da capire con quale allenatore il Milan si presenterà ai nastri di partenza la prossima stagione. La Curva Sud, dopo parecchio tempo, è tornata a dedicare cori ad Allegri, inneggiato anche prima dell’inizio con uno striscione che non lascia dubbi su come la pensano i tifosi: “Rispetto per il nostro Mister Allegri”. Se questa non è una dichiarazione d’amore, poco ci manca, anche se servirà ben altro per convincere il Presidente Berlusconi a mantenere il tecnico toscano alla guida del suo amato Milan.
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