Editoriale – Milan senza gioco e con un uomo in meno

Alla fine, il Milan ha provato anche a vincerla. E per poco non ci riusciva. Una Roma per due volte in vantaggio, pur non avendo prodotto particolari pericoli, si è fatta recuperare prima addormentandosi su un calcio d’angolo e poi perdendosi l’inserimento di Muntari.

Per gran parte del match (bruttino nel complesso) il Milan però ha palesato tutti i difetti già ampiamente mostrati in stagione: pur contro uno degli attacchi più pericolosi del campionato, i centrali hanno decisamente retto l’urto, così come Emanuelson (mentre De Sciglio ha patito tutta la partita). Dunque, stavolta le responsabilità non sono di Bonera e Zapata, autori invece di un’ottima prestazione.

Piuttosto, nonostante il pareggio e i due gol realizzati, non si è visto un barlume di gioco. La squadra ha reagito di pancia, a tratti ci ha messo anche il cuore ed è andata a prendersi il punto di nervi. Un punto che di certo non fa classifica, ma che non induce neppure all’ottimismo, perché colto con una prestazione piuttosto “casuale”, almeno in avanti. 

E ancora una volta, e non è un caso, è concisa con l’atteggiamento scazzato e indisponente di Balotelli, semplicemente irritante, ma anche irrispettoso verso i compagni, che gli chiedevano aiuto e, in cambio, hanno ricevuto i capricci di un bambino viziato.

Se non ha voglia di correre, perché non farlo riposare un po’ in panchina così che si schiarisca un po’ le idee? Di presunti fenomeni è pieno il mondo e il Milan di oggi ha bisogno di tutto, tranne che di giocare con un uomo in meno…