Pagelle Juventus
Editoriale – Milan, serve un cambio per non sprofondare sempre più in basso
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12 anni agoon
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RedazioneSpronfondo nerazzurro per il Milan, che dopo aver perso contro l’Atalanta a inizio stagione perde anche contro l’Inter, identica cromatura e stesso risultato.
Pronti-via e i rossoneri sono già in svantaggio con il colpo di testa di Samuel che sfrutta al meglio la punizione di Cambiasso, oltre che l’ennesima indecisione di Abbiati: esco o non esco, e la palla finisce in rete per quello che risulterà essere il gol decisivo.
Troppo spesso è successo che il portiere del Milan regali gol su calci piazzati, quando basterebbe uscire a braccia protese per recuperare il pallone e chiudere l’azione offensiva degli avversari.
La rete subita dopo soli quattro minuti ha mandato in crisi il Milan, che ha rischiato il colpo del ko con il clamoroso errore ancora di Abbiati che sbaglia il rinvio passando la palla ad un solissimo Milito; per fortuna dei rossoneri l’argentino riesce a fare ancora peggio addormentandosi davanti alla porta e consentendo il recupero di Mexes.
Quanta fatica per arrivare al tiro, quanta difficoltà per creare almeno delle preoccupazioni dalle parti di Handanovic che in alcune occasioni si complica la vita consentendo qualche speranza ai rossoneri, incapaci in ogni caso di sfruttarle al meglio e trovare almeno il pareggio che non avrebbe cambiato le cose ma almeno avrebbe consentito ad Allegri di lavorare con un pochino più di tranquillità nella settimana di sosta per le nazionali.
La sconfitta complica ulteriormente le cose, oltre che la classifica; urgono accorgimenti immediati e decisi per non sprofondare ancora più in basso.
Ora la panchina di Allegri torna ad essere bollente, per non dire ardente, seppur Galliani continua a confermare la fiducia nell’allenatore; qualche idea di gioco si è vista ma la squadra manca di mordente, al primo pericolo accusa il colpo perdendo la fiducia nei propri mezzi e lasciando delle autostrade agli avversari che solo per imprecisione non ne approfittano.
I problemi del Milan non sono solamente dettati dalle scelte – più volte sbagliate – di Allegri, ma bisogna correre ai ripari e se si vuole cambiare il momento giusto è questo, quando colui che subentrerebbe in panchina avrebbe il tempo di lavorare e far amalgamare l’avvicendamento ai giocatori, facendoli immagazzinare nuove e precise idee di gioco oltre che schemi tattici diversi.
Si possono criticare le scelte della società di vendere i giocatori migliori e lasciar partire i senatori, ma ormai è tardi per recriminare; ciò che è fatto è fatto, adesso bisogna traghettare la squadra a fine stagione – e siamo solo all’inizio – nel migliore dei modi, per puntare decisi sul sogno di Silvio Berlusconi, quel Guardiola che è da sempre stimato dalle parti di Arcore e che ridarebbe fiducia ai tifosi e, nella migliore delle ipotesi, riporterebbe il Milan nelle posizioni e ai trionfi che più gli competono.
E’ un Milan in discesa libera; un paracadute per attutire la caduta e rimettersi sulla rotta giusta sarebbe ossigeno puro.
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