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Editoriale Milan – Tanti giocatori fuori ruolo: ecco una delle colpe di Allegri
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12 anni agoon
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RedazioneIl Milan di quest’anno, oltre alle tantissime lacune (vedi una difesa tecnicamente scarsa, un centrocampo senza qualità e la mancanza di personalità di alcuni giocatori) ha anche un altro grosso problema che è legato alla posizione in campo di alcuni elementi schierati, a parer mio, in zone del campo dove, per caratteristiche, non possono dare il meglio. Partiamo dal fatto che non sono un allenatore ma uno che guarda partite di calcio da quando prendevo il latte dal biberon e a volte mi chiedo come sia possibile che un allenatore che sta sette giorni su sette con la sua squadra continui a cambiare giocatori e moduli ogni partita. I giocatori a cui mi riferisco sono Pato, Bojan, Emanuelson e Pazzini. Analizziamoli uno per uno:
PATO – E’ fin troppo chiaro che non si tratta di una prima punta, da piazzare dentro l’area di rigore. E’ un attaccante che ha bisogno di spazi e non a caso, prima Ancelotti e poi Leonardo, lo schieravano largo, per permettergli di esprimere al meglio le sue qualità di velocista. Non a caso quelle furono le migliori stagioni del papero. Poi potremmo star qui due ore a dire che è in un momento di forma non ottimale ma la sua posizione in campo non lo aiuta di certo.
BOJAN – Anche lui è stato varie volte impiegato da prima punta al posto di Pazzini (vedi Zenit-Milan di Champions League) oppure sull’esterno nel 4-2-3-1 ma la posizione in cui rende meglio, al di la del modulo, è chiaramente quella a supporto di una prima punta vera e lo ha dimostrato nella partita contro il Palermo.
EMANUELSON – Arrivò in Italia da esterno/terzino sinistro ma in quella posizione non è mai stato impiegato. Da quando è al Milan ha fatto tutt’altro: lo scorso anno faceva il trequartista, quest’anno l’esterno destro di attacco. A parte che, con tutto l’impegno che ci mette, non è un attaccante e si vede chiaramente, ma tutte le volte che arriva sul fondo è costretto a rientrare sul sinistro altrimenti non può crossare rallentando l’azione di gioco e diventando molto prevedibile per gli avversari. Un problema che potrebbe risolversi schierandolo esterno d’attacco di sinistra ma quel ruolo è già occupato da El Shaarawy che proprio partendo da sinistra fa le cose migliori. Contro Genoa, Malaga e Palermo Allegri ha sperimentato anche la difesa a tre con i terzini avanzati sulla linea di centrocampo. Emanuelson in quel ruolo di esterno sinistro potrebbe fare grandi cose, perchè può spingere, sovrapporsi ad El Shaarawy, andare sul fondo e proporre qualche cross interessante ma Allegri in quel ruolo gli ha preferito Constant (!?!?).
PAZZINI – Lui è il classico attaccante d’aria di rigore, quello che deve fare il lavoro sporco. Ma per poter risultare decisivo ha bisogno che la squadra lo supporti a dovere. Ma supportarlo non vuol dire buttare tutti i palloni dalla sua parte. Pazzini non è Ibrahimovic che prendeva la palla e andava in porta. Pazzini ha bisogno che la squadra gli offra palloni con determinate caratteristiche, palloni da fondo da deviare verso la porta. Il suo compito deve essere quello di tenere occupati i difensori con i suoi movimenti e non quello di arretrare per prendere palla come faceva Ibra.
E allora ecco 3 esempi di come il Milan potrebbe essere schierato, con i giocatori al giusto posto:
3-4-3: Abbiati – Mexes, Bonera, Yepes – Abate, De Jong, Montolivo, Emanuelson – Pato, El Shaarawy, Pazzini.
Alternative in difesa Acerbi e Zapata. A centrocampo De Sciglio può prendere il posto di uno degli esterni mentre Ambrosini può dare il cambio a uno tra De Jong e Montolivo. In attacco Robinho e Bojan sono le alternative a Pato ed El Shaarawy mentre Pazzini non ha alternative; in sua assenza conviene modificare il modulo anzichè “adattare” qualcuno in quel ruolo (Pato o Bojan).
4-2-3-1: Abbiati – Abate, Mexes, Yepes, Bonera – De Jong, Montolivo – Pato, Bojan, El Shaarawy – Pazzini.
Acerbi e Zapata sono le alternative ai centrali difensivi; De Sciglio l’alternativa ad uno dei terzini, e, perchè no, anche Emanuelson potrebbe fare il terzino sinistro. A centrocampo Ambrosini può dare il cambio a uno tra De Jong e Montolivo. Sulla trequarti Boateng è l’alternativa a Bojan mentre Robinho può prendere il posto di uno dei due esterni. Pazzini non ha alternative; in sua assenza conviene modificare il modulo anzichè “adattare” qualcuno in quel ruolo (Pato o Bojan).
4-3-1-2: Abbiati – Abate, Mexes, Yepes, Bonera – De Jong, Montolivo, Nocerino – Boateng – Pato, El Shaarawy.
Acerbi e Zapata sono le alternative ai centrali difensivi; De Sciglio l’alternativa ad uno dei terzini, e, perchè no, anche Emanuelson potrebbe fare il terzino sinistro, che, in questo caso, potrebbe anche giocare da interno sinistro di centrocampo. Flamini e Ambrosini sono le altre alternative per il centrocampo con Montolivo che starebbe bene anche a ridosso delle punte in alternativa a Boateng. Robinho, più di Bojan, sarebbe l’alternativa agli attaccanti.
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