Editoriale – Milan, una vittoria che vale, ma occorre lavorare sui calci da fermo

Obiettivo tre punti sia per il Milan che per il Pescara; ad avere la meglio è la formazione di Mister Allegri che nella ghiacciaia di San Siro domina gli abruzzesi, seppur correndo qualche rischio di troppo.

La partenza sprint dei rossoneri mette subito in discesa la partita; il Milan passa in vantaggio dopo soli 34 secondi di gioco con il ritrovato Nocerino, il quale sfrutta al meglio l’assist di El Shaarawy insaccando in rete per la seconda partita consecutiva.

L’autogol di Abbruscato al 7° minuto della ripresa, su cross di Robinho, avrebbe dovuto chiudere definitivamente i conti ma i rossoneri non avevano calcolato il colpo di testa di Terlizzi il quale, al 12° della seconda frazione di gioco, riporta in partita il Pescara, vicinissimo al raddoppio con il tiro di Balzano che colpisce il palo.

I calci da fermo e le palle inattive continuano ad essere il tallone d’Achille dei rossoneri, come dimostra la rete subita oggi con il Pescara; Allegri e Tassotti dovranno lavorare ancora un po’ sulla fase difensiva, poiché la porta difesa a turno da Abbiati e Amelia non riesce a restare inviolata.

Il secondo autogol pescarese mette in ginocchio la squadra ospite, con Jonathas che infila di testa alle spalle del proprio portiere il cross di El Shaarawy, bravissimo un minuto dopo a sfruttare l’assist di Pazzini e mettere in archivio la gara.

E’ stato un Milan propositivo e voglioso di continuare la striscia positiva fatta di vittorie di buone prestazioni che gli sta permettendo di scalare sempre più posizioni in classifica; gli abruzzesi faticano non poco a creare azioni degne di nota, colpa anche della poca esperienza maturata fino a questo momento nella massima serie. Onore comunque ai ragazzi di Bergodi, senza i due autogol avrebbero potuto fare qualcosa in più