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Editoriale Milan – Unai Emery: tanti pro, pochi contro
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11 anni agoon
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RedazionePer ora è in tournèe in Malesia ma s’avvicina, s’avvicina, s’avvicina… Il suo pensiero fisso – e diciamolo! – il suo cuore sono focalizzati soltanto sul Milan; gli piacerebbe – eccome se gli piacerebbe! – la panchina rossonera che sarebbe per lui, Unai Emery Etxegoien, 43 anni, attuale tecnico del Siviglia fresco vincitore dell’Europa League, una svolta della vita professionale, un punto d’arrivo per un allenatore ancora giovane ma con grande carisma e personalità. Le sue doti migliori? La straordinaria determinazione e il lavoro meticoloso, nonchè il feeling costante e propositivo con i giocatori a sua disposizione che ne caratterizzano il personaggio. Ecco perchè il Milan certamente lo stima e lo sta seguendo con attenzione prontissimo a farsi sotto e a proporgli, qualora le cose si mettessero nel modo giusto, un contratto quantomai soddisfacente.
Non è un “signorsì” nel senso più deteriore del termine nonostante s’accontenti anche di giocatori non di primissima fascia ma che comunque debbono necessariamente essere funzionali al suo credo calcistico e al suo modulo tattico. Insomma, un allenatore moderno che sa quello che vuole nell’immediato e con un futuro di grande pregio dinanzi a se. Non lascia mai nulla a caso il buon Emery ma anzi studia con puntigliosità l’avversario che di volta in volta gli si propone dinanzi cercando di carpirne i segreti più intimi soprattutto quelli negativi sui quali far leva nel corso della partita. Nonostante il suo palmares sia ancora alquanto scarno di lui in molti parlano bene ed è quindi atteso a prove assai più definite e corroboranti in grado di gratificarlo e di elevarlo ad un rango superiore.
Finora non s’è fatto mancare nulla, compreso un esonero in terra di Russia (2012, Spartak Mosca), l’Europa League conquistata qualche una settimana fa a Torino contro il Benfica e tanti altri bei successi nei quattro anni trascorsi a Valencia. E’ pertanto l’uomo che fa al caso del Milan per l’eventuale dopo-Seedorf? Nel gruppo di nomi sul tavolo di Adriano Galliani, il suo è certamente cerchiato di rosso, sia per la buona esperienza fin qui maturata (anche se il campionato italiano e il Milan in particolare, per il basco sono del tutto sconosciuti), sia per l’ingaggio assai contenuto (a Siviglia non arriva al milione di Euro!). E allora perchè tergiversare? Prendiamo la palla al balzo e speriamo nel colpo a sorpresa. Potrebbe anche essere quello vincente…
Elio Arienti
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