Pagelle Juventus
Editoriale Napoli – Dopo la Viola trasferta al Massimino
Published
11 anni agoon
By
RedazioneGià dal Cibali e senza più margini d’errore.
Finisce 0-1 contro la Fiorentina una partita che doveva dare al Napoli la “quasi certezza” del preliminare di Champions, dopo gli stop di Parma e Inter, e la possibilità di continuare la rincorsa alla Roma che nell’anticipo era stata corsara al Bentegodi contro il Chievo, invece gli azzurri subiscono un pesante Ko contro la diretta concorrente Fiorentina che accorcia le distanze portandosi a soli 7 punti dagli azzurri, aumentando la distanza dalla Roma, ora a 6 punti ed una gara in meno. Una prova che va inevitabilmente divisa in due: in quella dei primi 40 minuti di gioco, prima dell’espulsione di Faouzi, azzurri padroni del campo che lasciano le briciole ai viola ma che non riescono ad essere cinici a sufficienza, un limite questo già intravisto nelle ultime settimane e che penalizza gli azzurri nel dopo espulsione, con Montella che alza il baricentro della sua squadra, che palleggia quindi venti metri più avanti, costringendo gli azzurri alle sole ripartenze. Quando sembra che il pareggio possa essere portato a casa, arriva l’errore di Reina, reo di seguire a lungo Matri in area, successivo appoggio per Pasqual e cross per Joaquin che da pochi passi solo soletto appoggia di testa in rete il pallone della speranza viola in chiave Champions. Non merita commento la prova di Tagliavento, troppe le volte in cui non appare all’altezza della situazione. Oltre al danno della sconfitta anche la beffa dell’infortunio di Dries che priverà per chissà quanto tempo Rafa di una delle sue frecce più pericolose. Da sottolineare la prova di Herrico a conferma di una duttilità che può essere importante in un finale di stagione in cui serviranno uomini sempre freschi e all’altezza delle situazioni per non disperdere gli sforzi fatti finora e centrare l’obiettivo minimo del 3° posto “gufacchiando”, eventualmente, la Lupa.
Per spirito ed abnegazione vanno elogiati Calleti, Gonzalo e Giorgio autori di una gara di sacrificio dopo il rosso all’algerino con lo spagnolo che si è destreggiato bene anche come terzino destro ma che non è servito ad evitare una sconfitta che fa male a pochi giorni dalla delusione contro il Porto. Una rabbia da smaltire e da ricordare quando a Roma il 3 Maggio ci saranno ancora i viola, questa volta per contendere agli azzurri la coppa Italia, augurandosi un finale, e magari un arbitro, diverso.
Si riparte da Catania dunque in una settimana da cerchiare in rosso sul calendario, soprattutto alla data del 30, quando al San Paolo arriverà la Juventus in una gara che si sperava potesse significare di più ma che in quanto Napoli-Juve non sarà comunque una gara come le altre: ma prima il Catania di Maran al Massimino, campo storicamente ostico per gli azzurri, in un match non semplice come potrebbe far pensare la classifica con i siciliani che hanno dato filo da torcere proprio ai bianconeri, dimostrando di credere ancora in una salvezza ai limiti dell’impossibile. Napoli che dovrà ritrovare le certezze perdute e soprattutto un Marek più incisivo, più nel vivo del gioco, più sciolto nella corsa e più uomo squadra, insomma….più Marek, quello attuale non lo è, ma per quello che ha dimostrato coi fatti di essere un figlio di Napoli c’è bisogno di supporto e di un episodio che lo sblocchi definitamente facendolo tornare quell’arma in più che tante gioie ha regalato alla compagine azzurra.
Parte da Catania il mini torneo di dieci partite che deve vedere gli azzurri protagonisti, alla Juve ci si penserà da giovedì anche se tutti, squadra e ambiente, non vorrebbero solo pensare alla Juve ma anche batterla, oggi per soddisfazione domani…chissà…starà alla società colmare una differenza oggi troppo evidente e dannatamente fastidiosa dal club bianconero. A suo tempo.
Avanti Napoli!
Pino Sardiello
Twitter: Pino79Sardiello
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”