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Editoriale Napoli – Il dopo Milan si traveste da Lupa, poi c’è Paolo
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11 anni agoon
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RedazioneLa settimana Azzurra: prima Garcia con in palio la finale, poi c’è Paolo nella trasferta di Sassuolo.
La vittoria di sabato sera al San Paolo sul Milan si può considerare il proseguimento della reazione vista nel secondo tempo dell’andata della semifinale di coppa Italia con la Roma quando, con gli azzurri sotto di 2 gol a fine primo tempo, si sono riviste cattiveria agonistica, abnegazione tattica e coraggio. Certo, con tutta sincerità, oggi come oggi, tecnicamente tra Roma e Milan c’è un abisso ma la sensazione che se il Napoli fosse sempre così sul pezzo si potrebbe guardare ad obbiettivi molto più importanti rimane…eccome. Da sottolineare l’ottima prova del numero 88 azzurro che, dopo un periodo negativo, ha ritrovato fiducia nei suoi mezzi e lucidità come mostra soprattutto la pennellata in mezzo all’area, nel cuore della ripresa, con il Pipa che si lascia pettinare dalla sfera per insaccarla alle spalle di un incolpevole Abbiati. Unico neo nella serata azzurra le ammonizioni di due diffidati, Gökhan e Giorgio, che salteranno la gara di Reggio Emilia col Sassuolo; una situazione che obbligherà Benitez a rivedere qualche strategia sul turnover in vista anche dell’imminente inizio della fase ad eliminazione diretta dell’Europa League con la sfida allo Swansea.
Intanto Oj Pipa, Oj Pipa mio continua a ritoccare le sue statistiche stagionali da vero mostro: 31 presenze in maglia azzurra, 18 gol (compreso il disastroso intervento di De Sanctis con la Roma) e ben 7 assist. Numeri da fenomeno che fanno del Pipita il vero uomo squadra che può e deve trascinare i compagni quando le cose non vanno per il verso giusto. Un rendimento che allontana i piagnistei delle vedove di Cavani e del partito del “40 milioni per uno scarto del Real”: Gonzalo è uomo squadra, che ha bisogno di un gruppo che collabori con lui alle azioni di gioco a differenza di Cavani che tende a voler essere lui l’indiscusso protagonista della scena. Non è una gara a chi è più forte, ad ognuno il proprio giudizio, ma di sicuro non poteva esser fatta scelta migliore.
Tornando al match di sabato restano ancora delle perplessità sulla fase difensiva azzurra troppo spesso carente e che, ormai è chiaro, obbliga la squadra a segnare un gol in più dell’avversario…..Sempre! Ce ne faremo una ragione nell’attesa del mercato di Giugno in cui si proverà a dare una dimensione ancor più grande ad una rosa, comunque, già di ottimo livello. Da non dimenticare che, per la prima volta in questo campionato, gli Azzurri hanno ribaltato una situazione di svantaggio, dato significativo, che ora deve non mutare più: si può andare sotto ma bisogna metterci l’anima per non avere rimpianti dopo il 90°.
Nel frattempo i pareggi di Roma e Juve permettono al Napoli di rosicchiare qualche punto (ne restano 13 di distanza dalla Juve e 4 dalla Roma che deve recuperare il match contro il Parma) e di mantenere a distanza la Fiorentina che ha avuto la meglio dell’Atalanta di Colantuono alla vigilia di una settimana fondamentale per il destino della Banda Benitez: mercoledì infatti c’è proprio la Roma di Garcia al San Paolo nella gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia, con un 3-2 da ribaltare per potersi ritrovare a Maggio a giocarsi un trofeo comunque di prestigio. La partita di andata ha dato risposte importanti, come detto poc’anzi, dal punto di vista della reazione emotiva e che ci si augura possa proseguire per dare un segnale forte ad una diretta rivale anche in campionato….(a sensazione, questa partita potrebbe avere risvolti, negativi o positivi a seconda dei punti di visti, anche in Serie A quindi Approfittiamone!)
E poi…Domenica….e per chi, come me, non dimenticherà il ruolo fondamentale del Capitano nei suoi anni Azzurri, la sfida al Sassuolo sarà particolare: rivedere Paolo a così poco tempo dalla sua cessione affrontare già il Napoli è girare il dito nella piaga. Voglio bene a Paolo, ai suoi valori (L’Innocenza non si patteggia!), alla sua professionalità e al suo orgoglio ma domenica non ci deve essere nessun risultato che la vittoria per dimostrare che il pareggio dell’andata è episodio da inserire nella tabella “cose che capitano”……vediamo di non ripeterle….errare è umano, perseverare può essere dannoso…Avanti Napoli!
Pino Sardiello
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