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Editoriale Napoli – Il dopo Toro in salsa europea contro Porto e Fiorentina
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11 anni agoon
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RedazioneSoffrendo e penando il Napoli vive 89 minuti di passione in casa di un grande Toro ma poi….Marek in profondità, Gonzalo se ne va, Glick sviene e a Padelli non riesce l’ultimo miracolo…Baamm! Toro preso per le corna ed è quello che ci voleva per la truppa azzurra. Un successo per un Napoli che per la seconda partita consecutiva si riscopre indomito, in grado di soffrire contro avversari più freschi e ben organizzati per poi colpirli con il guizzo dei campioni; era successo con la Roma al San Paolo quando a decidere fu Calleti, succede all’Olimpico con i granata e nell’esultanza del Pipita, sua e del gruppo, c’è tutta l’importanza di una vittoria che tiene a distanza le inseguitrici, tutte vincenti, e non permette l’allungo alla Roma che ha avuto la meglio, anche se a fatica, dell’Udinese e che conserva tre lunghezze di vantaggio con la gara con il Parma da recuperare. Ma le notizie importanti non si fermano qui: c’è infatti da registrare il rientro tra i convocati di Giandomenico che può essere molto utile in questo finale di stagione e la scoperta, in attesa dei rientri anche di Camilo e Christian, di un Henrique che fa della duttilità il suo punto di forza. Rafa lo ha già utilizzato da difensore centrale, a centrocampo e, ieri, terzino destro ed in tutti i ruoli il ragazzo ha dimostrato personalità, calma, buon piede ed intelligenza tattica che può farlo diventare prezioso non solo nell’immediato ma anche in prospettiva, seppur il ragazzo sia più che stagionato. SORPRESA. Ottima ma non eccezionale la prova di Giorgio che dimostra sempre più personalità, voglia e coraggio di provare la giocata vincente ma soprattutto una condizione fisica invidiabile che gli permette di correre fino all’ultimo istante senza perdere la lucidità necessaria nei momenti che contano. Una menzione alla terna difensiva Pepe-Raul-Federico che sta crescendo di rendimento e che, senza ripeterci ulteriormente sul tema, deve sopperire alla poca copertura dagli esterni alti e dal centrocampo non proprio irreprensibile in fase di non possesso che li costringe spesso ad esaltarsi in chiusure al limite e parate d’autore. SICUREZZA. Intanto le altre vincono ma vincendo il Napoli si assicura un buon margine in chiave Champions League con una giornata in meno in calendario, calendario che domenica propone per Marek e compagni il più classico dei match point contro una diretta concorrente come la Fiorentina, chissà quanto galvanizzata o quanto demoralizzata dagli eventi del post derby europeo con la Juventus in Europa League, stesso discorso che si può fare per gli Azzurri, anche se dall’alto dei 10 punti di margine nei confronti proprio dei ragazzi di Montella. Ma prima c’è il Porto: azzurri chiamati ad una rimonta che non sembra impossibile ma che nasconde delle insidie, con i lusitani che hanno dalla loro non solo il gol segnato all’andata da Martinez (prorpio lui!) ma anche l’esperienza internazionale di un club abituato eccome a determinati palcoscenici. Ma il San paolo è il San paolo e nelle notti di gala sa vestire l’abito migliore, quello appariscente ma disarmante che deve dare, come già ampiamente dimostrato di saper fare, quella spinta per trascinare i ragazzi ai quarti di finale…3 giorni di fuoco…l’Europa chiama, Napoli rispondi….Avanti!
Pino Sardiello Twitter @Pino79Sardiello
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