Editoriale – Napoli, quanti rimpianti! La Juve è Tevez-dipendente

Prima gli scricchiolii delle ultime gare contro Fiorentina e Parma, ora il tonfo definitivo e assordante contro il Napoli: la Juve di Conte annaspa. La squadra è in debito d’ossigeno anche per mancanza di turnover, concetto che il suo tecnico (almeno in campionato) non ha mai particolarmente apprezzato, e alcuni suoi uomini chiave sono in evidente difficoltà fisica.

Vidal su tutti, ma anche Llorente, fondamentale per tenere su palla. Se a questo aggiungiamo che Osvaldo non è mai stato un fattore (almeno finora), l’attacco – senza Tevez – finisce per essere asfittico. Nella gara contro i partenopei hanno regalato un tempo, ma anche nel secondo – quando hanno cercato di alzare i ritmi e avuto un predominio territoriale – non hanno praticamente mai tirato in porta. Reina si è potuto godere la vittoria da posizione privilegiata.

Senza l’argentino e con Llorente imbolsito, o ci pensa Pirlo su punizione, altrimenti l’ultima valvola di sfogo restano le fasce laterali, ma non si può chiedere a Lichtsteiner e Asamoah di diventare i salvatori della Patria. In questa situazione, con questa condizione fisica e con gli impegni di Europa League che bussano alla porta, ora gestire le (poche) risorse rimaste diventa un must per Conte, anche per scacciare qualsiasi velleità della Roma inseguitrice.

A proposito di chi insegue, il Napoli contro la Juve se l’è giocata alla pari, non solo dal punto di vista tecnico. La squadra ha messo in campo tanto ardore agonistico, ma pure tanta personalità che, in passato, in impegni decisamente anche meno probanti, è invece mancata. Ecco su cosa Benitez deve lavorare per far fare ai suoi il definitivo salto di qualità. Perché l’anno prossimo, di questi tempi, il Napoli non debba ancora vivere di rimpianti.