Pagelle Juventus
Editoriale Palermo: A Latina, “vendetta” e quasi promozione
Published
11 anni agoon
By
RedazioneVincendo a Latina con due gol di scarto, il Palermo il suo dovere l’ha compiuto. Avesse perso l’Empoli, sarebbe già in A. Tuttavia non se ne cruccia troppo. I numeri sono tutti dalla sua parte. Se passa a Novara è matematicamente fatta. Se no, bisognerà guardare agli altri campi o aspettare un’altra settimana. Poco male. Ormai la questione non è quando arriverà la promozione – con i tifosi che quasi si augurano un rallentamento in Piemonte per festeggiare al Barbera – bensì i primati che i rosa riusciranno a battere mantenendo questo ritmo forsennato.
Intanto è arrivato il quinto successo consecutivo, il nono in dieci gare (solo il Siena è riuscito a farla franca). Il decimo esterno (un altro ed è record eguagliato). Il traguardo assoluto del maggior numero di punti in B (85) è alla portata della banda Iachini, che nel 2014 non ha mai perso ed è imbattuto da 17 turni. Se avesse iniziato lui il campionato, con la media fin qui tenuta, avrebbe già cancellato ogni precedente. Lafferty è all’undicesimo gol, mai aveva segnato tanto in carriera. Dybala timbra il cartellino con regolarità e regala colpi di classe. Vazquez si dimostra quel campione che noi, su questo sito, avevamo sempre sostenuto essere giudicando scellerata la scelta di mandarlo in giro l’anno scorso (tenendosi quei fenomeni che ci hanno portato dritti in B) e di metterlo fuori rosa all’inizio di questa. Hernandez rientra dall’infortunio e si mette persino a pressare, cosa mai fatta in anni di militanza rosanero. Belotti, pur con un numero limitato di gare sul groppone, punta la doppia cifra ed è il giocatore con la migliore media gol/minuti del torneo. La difesa si conferma la più solida della cadetteria pur orfana di Muñoz e malgrado un’amnesia pagata a caro prezzo. Barreto si permette giocate di fino e segna, in conbutta con Pisano, altro rigenerato. Potenza della serenità.
Tutto l’organico gira a mille dimostrando che, si voglia o no ammetterlo, questa è una stagione di grazia. L’unico pericolo è di farsi prendere dall’euforia in prospettiva futura e credere che, così com’è, il Palermo l’anno prossimo possa compiere sfracelli anche nella categoria superiore. Ma questi discorsi verranno in seguito.
Per adesso bisogna rimanere concentrati. Per se stessi e per gli altri. Il pericolo di un rilassamento sembra non esserci. Iachini sicuramente ci terrà a scrivere il suo nome nella storia della cadetteria e non vanificherà tutto mollando sul più bello. E’ furbo, l’ascolano. Come spesso dice, ragiona sul metro e non sul chilometro, quindi fissa ogni volta un obiettivo immediato. A Latina c’era da vendicare l’unica sconfitta interna della sua gestione, in un ambiente gasato e contro la seconda in classifica? Ebbene i suoi hanno affrontato l’incontro con la ferocia di uno spareggio e l’hanno vinto senza possibilità di replica, non appena gli avversari si sono illusi di riuscire a spuntarla. A ribadire che per quest’anno, contro i rosa, non ce n’è per nessuno.
Autore: Antonino Pavone (www.antoninopavone.it)
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”