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Editoriale Palermo: Attenti al Bologna
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12 anni agoon
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RedazioneOra il pericolo maggiore in casa rosanero è leuforia. Sentimento fuoriluogo e privo di fondamento. Ben venga la ritrovata autostima, ma senza esagerare. E utile ricordare che se il campionato finisse oggi, il Palermo sarebbe retrocesso, sia pure per effetto della classifica avulsa. Quindi, non è proprio il caso di abbassare la guardia. Semmai, al contrario, cè da alzare il livello dattenzione.
Bisogna scordarsi gli elogi, resettare tutto e concentrarsi a mille, partita per partita. La prossima è un crocevia importantissimo, decisivo: ma è meglio non dirlo. Ogni volta che i rosa si sono trovati sul punto di volare hanno toppato miseramente: con i punti persi in casa con le mancate vittorie nel trittico salvezza con Atalanta, Pescara e Siena, 8 in tutto, a questora guarderebbero dallalto la zona retrocessione. Roba da mordersi le mani.
Il Bologna del resto è squadra da prendere con le molle. La guida un ex che in rosanero non riuscì neanche ad iniziare il torneo, Stefano Pioli. In attacco cè Gilardino, che con le maglie di Milan e Fiorentina, si macchiò al Barbera di antipatici episodi antisportivi (famoso il gol di pugno in tuffo) che i tifosi ricordano con fastidio e rabbia, e che allandata fece sbiellare lintera difesa. Alle sue spalle un mattocchio come Diamanti, maturato al punto da orbitare nel giro della nazionale. Un complesso quindi da prendere con le molle. Sarebbe deleterio darlo per deconcentrato e quindi disponibile al sacrificio, non inganni la gara con la molle Sampdoria, ogni giornata è una storia a sé.
Quanto alla formazione, Sannino ha diversi acciaccati. Molti alla fine saranno in campo, siamo pronti a scommetterci. Muñoz reduce da squalifica è disponibile e dovrebbe tornare in difesa. Donati non ha sfigurato domenica scorsa, ma è più utile a centrocampo e riproporlo a centro area contro lavversario contro cui disputò la prestazione peggiore in rosanero con tanto di incomprensibile fallo di mano al volo che segnò la partita, sarebbe inclinazione al rischio che il Palermo non può e non deve permettersi.
Zamparini intanto ha cambiato opinione. Ora anche lui crede nella salvezza. Brutto segno. Il presidente non cazzecca mai. Meglio fare gli scongiuri. Ha pure riconfermato (prematuramente) Sannino, diventato allimprovviso il re degli allenatori, sebbene lavesse dapprima (ragionevolmente) esonerato e poi (irragionevolmente) snobbato nel non richiamarlo. Altro brutto segnale sul piano della scaramanzia, visti i precedenti. Comunque, consoliamoci, chissà che tanti segnali negativi non si trasformino in uno solo, grande, positivo. A volte succede.
(www antoninopavone it)
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