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Editoriale Palermo: Conferme da Lanciano
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11 anni agoon
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RedazionePeccato. E’ mancato poco per la grande impresa, record di vittorie esterne consecutive (quattro), operazione rilancio compiuta e conquista della vetta solitaria della classifica. Una chimera, prima che Iachini sedesse sulla panca rosanero. Il pareggio sul campo di una diretta concorrente e’ comunque un risultato positivo e alla luce dei 90’ e’ persino generoso coi rosa confusionari del primo tempo. La sorte si e’ ripresa quanto regalato col Novara col gol a tempo scaduto: pari e patta e non ci pensiamo piu’. Del resto, un attimo per tirare il fiato alla truppa dopo la lunga rincorsa lo si puo’ concedere.
Quello che da da pensare e’ invece la involuzione del gioco o meglio la mancata crescita della manovra. Fin qui il Palermo, a dispetto dei punti conquistati, tanti, non ha mai brillato. La pochezza della concorrenza, e’ giusto ammetterlo, gli ha consentito di recuperare in breve il terreno perduto. La squadra ha un anima e non si puo’ dire che sia composta da lavativi. E tuttavia, convince poco, domina a stento, spesso riesce a prevalere solo in forza degli spunti individuali dei propri elementi migliori che, in questa categoria, fanno la differenza. Nessuno chiede la luna (ovvero lo spettacolo) pero qualcosa in piu’ e’ lecito attendeserlo.
Va registrata con piacere la crescita dei due giovani Verre e Belotti, che peraltro dimostrano buona intesa anche in campo con il primo a pennellare su palle da fermo ed il secondo a trasformarle. Il centravanti e’ al terzo gol in due partite e, tranne rare eccezioni, dimostra impegno, determinazione e fiuto in area di rigore. Merce pregiatissima. I tifosi se lo coccolano e sperano che continui cosi ma vanno messe in peventivo flessioni di rendimento e soprattutto atteggiamento degli avversari nei suoi confronti. Siamo pronti a scommettere che, se dovesse diventare titolare fisso, per lui aumenterebbero le carezzevoli attenzioni dei difensori dirimpettai. Va tutelato. Anche Verre dimostra di possedere qualita’ sconosciute alla totalita’ dei compagni di reparto, in un centrocampo muscolare, nel quale il solo Bacinovic e’ in possesso di virtu’ manovriere, che pero’ purtroppo stenta a proporre in maniera assidua.
Tra le note dolenti, c’e’ sempre la difesa. Da tre partite, cioe’ da quando e’ rientrato il povero Ujikani, incassa regolarmente gol. Ci si era illusi di aver trovato finalmente la quadratura del cerchio, ma i fatti hanno dimostrato il contrario. Terzi, cui si chiede di dirigerla, malgrado le referenze, continua a non convincere. Il suo sotituto naturale Milanovic dopo qualche buona prestazione e’ affondato per i troppi cali di concentrazione. Degli esterni destri meglio non parlare: Morganella, il prescelto di giornata, ha messo piu’ di un brivido addosso ai compagni. Stefanovic, provato col Novara, s’e’ infortunato bloccando l’esperimento di Iachini di retrocedere a terzino un’ala per dare piu’ aerosita’ al gioco. Quindi per il momento si va avanti cosi’. Aspettando il mercato di gennaio, nel quale qualcosa di buono si deve e si puo’ fare. Per fortuna, senza assilli e forti di un piazzamento comunque soddisfacente.
Autore: Antonino Pavone (www antoninopavone it)
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