Pagelle Juventus
Editoriale Palermo – Continua la scalata
Published
11 anni agoon
By
RedazioneEra ora. Il Palermo scala posizioni e si attesta nellarea che gli compete: quella che garantisce la promozione diretta. Non è ancora la corazzata che qualcuno avrebbe voluto che fosse e forse non lo sarà mai, tuttavia adesso comincia a capitalizzare le risorse di un organico che, nella pochezza tecnica dellattuale cadetteria, è comunque di livello superiore.
E bastato affidarsi ad un volpone come Iachini, il cui mancato ingaggio era stato peraltro criticato dagli addetti ai lavori fin dallestate scorsa, per far quadrare i conti. Il mister marchigiano è ancora imbattuto e vanta uno score dassoluto rispetto (cinque vittorie in sette gare). Legge bene le partite e, poco alla volta, sta anche cercando di recuperare e valorizzare alcuni elementi, togliendoli dalla naftalina alla quale sembravano destinati. Il gioco non è ancora brillante ma basta ed avanza per incamerare punti se non consensi.
Intanto la difesa non becca gol da tre giornate. Subisce poco e a Sorrentino non toccano gli straordinari. Laccantonamento di Terzi, ancorchè casuale, è stato assorbito senza particolari patemi ed anzi ha consentito il lancio definitivo del giovane Milanovic. Il serbo, accanto a Andelkovic e Munoz, costituisce un trio rivelatosi affiatato ed efficace.
A centrocampo il ricorso a un regista dinamico ha regalato geometrie e nerbo. Si sta puntando sul recupero di Bacinovic, forse penalizzando Verre, dotato di fondamentali migliori e duttilità superiore, ma loperazione ha anche una logica, essendo lo sloveno di proprietà del club mentre litaliano è in prestito secco dallUdinese. Nulla di scandaloso, anche perché Verre è giovane, si ritaglia sempre il suo spazio e soddisfa quandè utilizzato.
Le sorprese più liete giungono tuttavia dagli attaccanti. E ciò malgrado una manovra ancora spesso poco incisiva. E evidente come a far la differenza siano i valori individuali. Iachini li utilizza tutti, facendoli ruotare. Se Dybala è ancora a secco, pur fornendo un contributo importante in termini di costruzione, Hernandez è capocannoniere del torneo, Lafferty segna in tutti i modi (punizioni, testa, piede) assicurando peraltro un contributo di fisicità non indifferente e Belotti è la vera rivelazione dei rosanero. Il ragazzino si muove da consumato veterano (sabato ha persino inscenato una simulazione e compiuto falli tattici) e ogni volta che è subentrato ha lasciato il segno. Ha cambiato volto anche al derby, con due passaggi decisivi e un gol da fuori di rara precisione. Unassicurazione sul futuro. Peccato sia in prestito (ma almeno con diritto di riscatto della comproprietà).
Persino il pubblico nel derby quasi inedito col Trapani si è scrollato di dosso la diffidenza ed è tornato ad affollare gli spalti con numeri da A. Anche questo è un successo non da poco. Da capitalizzare al meglio.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”