Editoriale Palermo – E la regolarità del campionato?

Fiorentina-Palermo si giocherà ad ora di pranzo: la decisione dello spostamento era nell’aria per il concomitante arrivo nella città toscana del giro d’Italia. Ora è ufficiale. L’ha presa il prefetto Luigi Varratta. Se tutte le partite fossero spostate, pazienza, ed invece no. Soltanto i rosanero saranno costretti a farlo e, nella partita forse decisiva della stagione, forniranno il vantaggio alle (presumibili) concorrenti Genoa e Torino di sapere in anticipo il risultato e regolarsi di conseguenza. Ovviamente il ragionamento può valere anche per i gigliati, i quali potrebbero trovarsi anche loro nella necessità di lottare con altri per un piazzamento utile. E’ una vergogna. L’ennesima. Di un sistema che continua a parole a proclamarsi pulito, bisognoso di pulizia ed intenzionato a farla. A non incrementare sospetti.

Zamparini è furente e chiunque ami la giustizia non può che dargli ragione. Invoca l’intervento della Lega. Che pare non prendersela poi tanto e non reagisce con la dovuta fermezza, regolandosi di conseguenza (semmai, aggiungiamo noi, perché non rimanda al giorno dopo la partita?). Così si vuole mandare il Palermo in B con ogni mezzo? E’ lecito che i sostenitori lo pensino. Ma non è questo il punto. Lo spostamento non avrebbe conseguenze soltanto se prima dell’incontro il Palermo fosse già matematicamente in B (cosa peraltro a conti fatti, quasi impossibile). Se è questo che si vuole, la retrocessione, sarà più facile ottenerlo. Infatti: con che animo scenderanno in campo oggi Miccoli e compagni? Non avranno la sensazione, fondata, di essere già stati… sacrificati? Una decisione così grave andava comunicata proprio alla vigilia di uno scontro decisivo come quello con l’Udinese? E questo sarebbe sport? Per dirla con Totò, ma mi faccia il piacere!