Editoriale Palermo: E’ primato!

Il Palermo corona la lunga rincorsa e conquista la vetta della classifica in solitudine, mette la freccia e sorpassa le concorrenti. E lo fa al momento giusto: poco prima del giro di boa, quando le gerarchie cominciano a consolidarsi e di rado vengono stravolte in primavera.  Adesso bastera’ tenere a distanza le avversarie. Non sara’ facile, ma chi, delle consorelle, non vorrebbe trovarsi al posto dei  rosanero? Soprattutto pensando alla situazione di un paio di mesi fa? La manovra ancora non convince e l’ultima vittoria e’ figlia soprattutto di calci piazzati sfruttati a dovere, ma piu’ giornate passano e piu’ sembra chiaro che di bel gioco in cadetteria, quest’anno, se ne vedra’ ben poco! Quindi ben vengano i colpi d’ingegno e le iniziative individuali: il Palermo i talenti  li possiede e sotto questo punto di  vista ha ben poco da temere. 

Iachini del resto sta facendo bene il suo lavoro. E’ giusto riconoscerglielo. Oltre due punti di media a partita e una sola sconfitta, sono numeri importanti. Ma c’e’ dell’altro. Mettendo a frutto le esperienze maturate con le promozioni precedenti  e consapevole che il campionato  e’ ancora lungo e serviranno un po’ tutti, alterna i  giocatori, concede spazio e visibilita’, li tiene sulla corda, prova a far sentire importanti  i componenti di una rosa che e’ nutrita e che servira’ giocoforza smaltire a gennaio. 

Col Cittadella e’ rispuntato Ngoy, per la prima volta titolare nella sua gestione. Il francese non ha sfigurato, catturando palloni, e permettendo a Barreto di giostrare con maggior liberta’. Il capitano s’e’ cosi’ trasformato in assist-man, pennellando le due punizioni dalle quali sono nate i gol di Muñoz. 

All’argentino spetta la palma di migliore in campo. Il centrale sta conducendo  bene questo campionato di B, sta crescendo. E’ maturato e riesce a  sfruttare le doti soprattutto atletiche che gli si riconoscono, non incorrendo con frequenza nelle amnesie che ne avevano in passato bloccato  lo sviluppo e persino compromesso le simpatie di parte del pubblico amico. E se uno come lui segna una doppietta, allora vuol dire che forse, per il Palermo,  e’ proprio l’anno buono.

Menzione per Barreto. Trasformatosi, col Cittadella, da uomo di fatica in assist-man, e autore delle due punizioni dalle quali nascono i gol di Muñoz. La scelta di metterli a fianco due interditori come il redivivo Ngoy e il settepolmoni Bolzoni, stavolta paga. 

Bene anche Hernadez. Entra e segna (secondo una consuetudine che quest’anno sembra accomunare tutti gli attaccanti, spesso decisivi da subentranti piu’ che da titolari). Quindi fa quello che gli si chiede. Essere decisivo.

La difesa incassa il uinto gol in quattro partite. Ujikani non debe compiere parate decisive, ma becca  regolarmente da quando e’ rientrato. Si e’ vinto,meglio cosi… 

Antonino Pavone  (www antoninopavone.it)