Pagelle Juventus
Editoriale Palermo: Fuori Gattuso, dentro Iachini
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11 anni agoon
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RedazioneGli piaccia o no ammetterlo, Maurizio Zamparini si sta trasformando in un perdente. Lennesimo azzardo si è rivelato lennesimo flop. Aveva scelto Gattuso per il ritorno immediato in serie A, in barba allopinione generale che gli consigliava altre strade, favorendo laspetto emotivo su quello tecnico ed ha toppato. Puntuale è arrivato lesonero.
Per il terzo anno consecutivo, lallenatore che prepara il ritiro e condiziona con le sue idee le scelte di mercato, salta a poche giornate dallinizio del torneo. Dopo Pioli e Sannino, tocca allex campione del mondo. Gattuso non aveva alcuna esperienza di allenatore (poche giornate al Sion, in Svizzera, bilancio negativo ed allontanamento) e praticamente nessuna di serie B italiana. Era la persona adatta, forse, a restituire entusiasmo a un ambiente depresso come quello palermitano per il suo passato di calciatore di livello mondiale e per un profilo umano di assoluto rilievo, ma non certo la più idonea a fornire sufficienti garanzie per un compito che richiedeva ben altre referenze. Ringhio si è distinto negli anni per il carattere da combattente e le qualità agonistiche e – lavevamo più volte rimarcato prima della scelta del patron criticandola esplicitamente non certo per la sagacia tattica indispensabile per un trainer. Con laggravante del noviziato.
Zamparini credeva di ripercorrere con lui la traiettoria di Conte alla Juve, dimenticando che il leccese aveva fatto un bel po di gavetta prima di arrivare in bianconero e qualcosa aveva pure vinto dalla panchina. Sotto sotto, ma non lo ammetterà, gli andava anche bene lingaggio assai modesto richiesto dal buon Gennaro che da persona sanguigna aveva anteposto la voglia dallenare a quella dun buon guadagno.
Sul piano del rendimento e dei risultati, lallontanamento ci sta tutto. E ipocrita sostenere il contrario. La favoritissima che perde tre partite su sei e non convince mai, che è priva di un gioco malgrado un organico ricco dalternative, che ha già cambiato strutturalmente modulo smentendo le scelte di mercato (e qui le colpe di Perinetti son evidenti e torneremo sullargomento) eccetera eccetera non può permettersi di allontanarsi troppo dalla vetta. Quindi si cambia. Come sempre. Forse lunica differenza è che personale opinione stavolta a Zamparini è veramente dispiaciuto separarsi dal campione.
Arriverà Iachini, lallenatore che già allinizio si sarebbe dovuto sedere sulla panchina rosa. Un letto di Procuste, è vero, ma ancora appetibile malgrado le bizze presidenziali, per la grandezza e le ambizioni (seppur offuscate) della piazza. Iachini è un doppio ex (del Palermo e di Zamparini, del cui Venezia fu capitano), ha lasciato un buon ricordo, unisce grinta a preparazione e, soprattutto, ha collezionato tre promozioni dalla B in A. E questo, limmediato rientro nella serie maggiore, è lunico obiettivo possibile per la sopravvivenza del Palermo nel calcio che conta.
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