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Editoriale Palermo: Il pagellone del girone d’andata
Published
11 anni agoon
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Redazione
Concluso il girone di andata ed all’apertura del calciomercato, al Palermo è tempo di valutazioni. Ecco quindi il classico pagellone. Non stupiscano i voti apparentemente non molto alti e qualche insufficienza. Sembrerebbero troppo severi, per chi in fondo è in testa alla classifica. Tuttavia, nel determinarli giova in maniera decisiva l’obiettivo di una squadra che deve assolutamente risalire, che avrebbe dovuto, secondo alcuni, ammazzare il campionato e che invece, nonostante la poderosa accelerazione successiva al l’arrivo di Iachini, è ancora lì.
Sorrentino. Pur non essendo probabilmente felicissimo di parare in B, fa il suo. Sbaglia (forse) qualche intervento, ma conferisce sicurezza ai tremebondi compagni e guida la difesa con indiscussa personalità da leader. Rinunciarci sarebbe pericoloso. Prima dell’infortunio aveva persino inanellato una mini serie d’inviolabilità. 6,5
Ujikani. Gli manca ciò che (al contrario) qualifica Sorrentino. Soliti discorsi. Non è un cattivo portiere, ma a Palermo non è in condizioni di esprimersi al meglio, malgrado il pubblico su di lui non infierisca da tempo. Incassa gol praticamente ad ogni partita, è anche sfortunato. 6
Andelkovic. Non è un campione, ma è solido e grintoso. Da riserva s’è trasformato in punto fermo, complice la scarsa vena di Terzi che libera spesso un posto in difesa. 6,5
Daprelà. Aveva iniziato bene facendo intravedere buone qualità (per la categoria). Ha registrato una flessione, anche per guai fisici. Affidabile, tra gli esterni è il meno in discussione. 6,5
Milanovic. Ha i mezzi per diventare un buon giocatore, ma la mentalità non è ancora quella giusta. Ha tecnica e fisicità, difetta in concentrazione. 5,5
Morganella. Solito cavallone confusionario, spinge a casaccio e spesso è scellerato nel piazzamento. Non migliora tecnicamente palla al piede, come ci si augurava, quindi la sua esuberanza causa più squilibri che vantaggi. 5,5
Munoz. In B è un gigante. Le amnesie che prima pagava, adesso passano spesso in cavalleria grazie alla minore qualità degli avversari. Pericoloso in avanti, segna persino 3 gol. Cosa chiedergli di più? 7
Pisano. Non è il peggiore, però il pubblico lo becca sempre. Ripetesse il campionato di Varese che lo portò a Palermo con l’etichetta di promessa, sarebbe un pilastro. E’ probabile che da esterno venga riciclato come terzo centrale. 5,5
Terzi. La più grossa delusione della stagione. Perinetti ne era garante, l’ha voluto malgrado lo stop per squalifica ed i problemi giudiziari (ripresentatisi a Palermo) ne sconsigliassero l’ingaggio. Non è mai stato il regista arretrato che nelle intenzioni del dg doveva essere. 5
Bacinovic. Al suo arrivo a Palermo, con Ilicic, incantò. Lo volevano in tanti anche all’estero ed erano disposti a pagarlo profumatamente. Poi la luce si è spenta e, a quanto pare, stenta a riaccendersi. Si è tentato di recuperarlo ma, evidentemente, i suoi (presunti) limiti caratteriali sono stati ritenuti insuperabili. Andrà via. 5,5
Barreto. Lo stakanovista degli anni passati, in questa stagione ha spesso marcato visita. Pregi e difetti conosciuti. Forse riposandosi di più, è riuscito a migliorare piede, fornendo assist decisivi, e testa, coprendo con maggior raziocinio. In B fa la differenza. 6,5
Bolzoni. Utile in interdizione. Buon giocatore di categoria, generoso. 6,5
Di Gennaro. Se ne parla come una grande delusione. Sinceramente, non sono d’accordo. Segna due gol importanti. Ha qualità. Penalizzato dal cambio di modulo, potrebbe essere utile anche come mezzala. Se arriva uno forte nel settore, meglio per lui andar via: sarebbe uno spreco. 6
Lores. In ritiro ogni anno si sprecano i complimenti per lui da parte degli allenatori di turno. E’ forte, fortissimo (dicono), inizia con qualche spezzone di partita e poi regolarmente viene ceduto (persino in Bulgaria!). Rischia di fare ancora la stessa fine, vittima anche d’un’identità di ruolo che si stenta a trovargli. NG
Ngoy. Fortemente voluto da Gattuso, è un onesto pedatore dal gran fisico ma rozzo e privo di senso tattico (e l’hanno schierato anche come regista!). Che valga i due milioni che (dicono) è costato, non è riuscito a dimostrarlo lontanamente. 5
Sanseverino. La dirigenza si vanta di perseguire la politica dei giovani, però l’unico ex primavera e palermitano stabilmente in organico non gioca quasi mai. Iachini soprattutto pare non considerarlo, tanto da glissare persino le domande sul suo conto. Cos’ha fatto di male per meritarsi questo? Misteri della Palermo Calcio. NG
Stevanovic. Ha talento, ma lo esprime poco. Non lo aiutano nemmeno i tecnici spostandolo sempre e cambiandogli ruolo. Quando Iachini, scontento dei compagni in organico, voleva lanciarlo come esterno basso, s’è infortunato. Adesso col mercato aperto, bisognerà vedere che fine farà. Se arriva un esterno forte, non ha neanche molto senso tenerlo. 5,5
Troianello. Annunciato con grande spolvero, ha fatto il tappabuchi peraltro in pochissime occasioni e senza incidere. Ha le valigie pronte. 5,5
Verre. Ottime qualità. Sicuramente l’unico giocatore di tecnica superiore del reparto, peccato che… è a Palermo solo di passaggio, in prestito secco. 7
Belotti. L’autentica rivelazione della prima parte dell’anno. La cifra per riscattarlo non è da sconosciuto e quindi l’operazione non è stata da mago del mercato come vorrebbe farsi credere (due milioni la comproprietà!), ma il giovanotto li vale tutti e se continua così diverrà inamovibile. 7,5
Dybala. Il giovanissimo ha grandissime qualità, ma aspetta ancora il suo pigmalione, ovvero il tecnico che riesca a metterlo nelle condizioni di esprimersi al massimo, magari chiarendo che non è un goleador e non è corretto valutarlo soltanto in proporzione ai gol segnati (zero finora!). 5,5
Hernandez. Spesso indolente. Soffre la categoria e si sente, forse giustamente dal suo punto di vista, sminuito a giocarci. Il bottino di gol, considerato che non è sempre presente, è decoroso. Forse andrà via, malgrado le affermazioni di senso contrario della dirigenza. 6,5
Lafferty. Generosissimo, gran lottatore, stupisce tutti per la capacità di segnare direttamente su punizione e persino con tocchi tecnicamente pregevoli. E’ l’unico capace di far salire la squadra e tenere palla con la sua fisicità. Beniamino dei tifosi. 7
Malele. Scampoli di partita quando c’è… epidemia nel reparto d’attacco. NG
Iachini. Rileva una situazione difficile e con una squadra costruita da e per altri fa miracoli di concretezza e redditività reindirizzandola subito sull’obiettivo primario. Il gioco non brilla, ma come spesso ama ripetere, la B si vince badando al sodo. 8
Autore: Antonino Pavone (www antoninopavone it)
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