Pagelle Juventus
Editoriale Palermo – La A è ormai a un passo
Published
11 anni agoon
By
RedazioneQuarta vittoria di fila, ottava su nove incontri, 16 punti sulla terza. I numeri saranno forse noiosi, ma dicono tutto. La promozione con largo anticipo è dietro l’angolo. E a questo punto potrebbe arrivare – fatti i debiti scongiuri – già a Novara o, al più tardi, al Barbera con il Lanciano.
Il Palermo, pur sparagnino e sottotono, conferma la sua legge e prevale sulla Reggina. Stavolta il gioco non ha brillato. La scelta di rinunciare – per necessità – a un regista di ruolo non ha giovato alla fluidità della manovra. L’arretramento di Vazquez a centrocampo ha privato i rosanero di un importante punto di riferimento in avanti, benchè “Il Mudo” anche in un ruolo non suo si sia guadagnato la palma di migliore in campo. Con Stevanovic praticamente nullo sulla fascia e Barreto investito di compiti di organizzatore che non gli competono e per i quali non è tagliato, era difficile d’altra parte deliziare il pubblico con i soliti fraseggi rapidi considerato anche l’intasamento degli spazi e l’inclemenza del tempo (vento e pioggia), che hanno probabilmente consigliato a Iachini di derogare dalla formula efficace della coppia argentina in apertura e di schierare al loro fianco il fisico Lafferty (con Belotti in panchina).
Il gol è venuto al 29’ su mischia per un guizzo di Dybala e difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare una soluzione differente, dal momento che gli amaranto non hanno mai messo il naso fuori dalla propria area, consci della loro inferiorità, limitandosi a puntare al nulla di fatto sperando semmai nella marcatura casuale in contropiede. Parcheggiare Di Michele, ex di lusso ancorchè stagionato, era già sintomatica della tattica scelta da Gagliardi. Solo quando le notizie dagli altri campi, hanno consigliato di tentare il tutto per tutto per non trovarsi virtualmente condannato al fischio finale’, l’allenatore calabrese ha inserito altri attaccanti senza tuttavia mai sfiorare un pareggio utile per il morale più che per la classifica.
La partita s’è quindi spenta ben presto e se le squadre si fossero risparmiate il fastidio di disputare la ripresa nessuno se ne sarebbe lamentato. Adesso sotto con il Latina, per una rivincita dell’andata: con la A ormai in tasca, il Palermo ci tiene a lavare l’onta dell’unica sconfitta interna della gestione Iachini, avvicinandosi alla quota 80 punti che trasformerebbe una stagione magica in trionfale.
Antonino Pavone (www.antoninopavone.it)
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”