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Editoriale Palermo – Ottimo esordio per Iachini
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11 anni agoon
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RedazioneA volte il calcio è più semplice di quel che si vuole far credere. Per segnare devi avvicinarti alla porta e non starne alla larga, aspettando che gli avversari si aprano. Ma quando mai chi si sente inferiore e, soprattutto in B, ti fa il piacere di scoprirsi? E allora bisogna prenderlo dincontro, penetrare dentro, verticalizzare di continuo. Gattuso forse non laveva capito facendo girare la palla persino davanti al proprio portiere (beccando peraltro gol incredibili a causa degli errori dei suoi difensori dai piedi grezzi!). Iachini lo sa ed ha cercato di farlo, bagnando con un rotondo 3-0 il proprio esordio in rosanero.
Poche, ma significative, le innovazioni apportate dal neotecnico. Primo, la fiducia a Di Gennaro. In teoria da trequartista dietro le punte, spesso invece a scambiarsi di posto con Dybala. Di Gennaro ha fiuto del gol: ha sbloccato la partita (come a Padova), ha colpito un palo, ha fornito un assist decisivo, confermandosi per la categoria un giocatore decisivo. Secondo, il ricorso ad una mente pensante a centrocampo. I tre interdittori non costruivano gioco e la squadra soffriva. Barreto come play-maker era una scelta senza senso: il paraguagio è un ottimo incontrista, qualche volta si è persino espresso bene anche come trequartista, ma come orchestratore di manovra esisteva soltanto nella fantasia del buon Ringhio (chissà, forse, per una sorta di psicotransfert, lui che in campo faceva da scudiero a campioni come Pirlo e magari sognava di farne le veci!).
E allora, linserimento di Verre, allesordio, si è dimostrato felice. Iachini laveva allenato a Siena e lo conosceva: lha quindi gettato nella mischia senza pensarci troppo. Lex romanista (di proprietà Udinese, ricordiamolo a sottolineare come i talenti a Palermo arrivano ormai solo in prestito) lha ripagato alla grande. Apportando fosforo a un reparto asfittico. Senza demeritare sul piano della corsa e della fisicità. Speriamo che duri.
Terzo. La gestione della gara e delle sostituzioni. E questo è forse ciò che è apparso più evidente rispetto alla passata gestione, cui difettava lesperienza specifica. Sull1-0 Iachini ha cambiato modulo, tirando fuori un fantasista (Di Gennaro) per un terzino (Pisano) e passando alla difesa a tre. Difesa, sia detto per inciso, che neanche ieri ha molto convinto lasciando ad avversari evanescenti un paio di palle gol veramente colossali (un salvataggio sulla linea più una rete annullata per lo sciagurato tocco di uno juventino in fuorigioco sulla sfera che stava ugualmente dirigendosi nel sacco). Se poi Hernandez si procura e realizza un rigore solare ed il subentrato Lafferty si rende subito pericoloso e segna una fantastica marcatura direttamente su punizione (ed è la seconda), allora vuol dire che forse, chissà, la strada nuova è quella giusta.
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