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Editoriale Palermo – Trasferta col doppio record!
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11 anni agoon
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RedazioneA promozione largamente acquisita, il rischio maggiore è rilassarsi e staccare la spina. L’antidoto più efficace è mantenere alta la concentrazione spostando l’asticella partita dopo partita alla ricerca di stimoli maggiori. Il che, tradotto nel gergo rosanero di questa stagione, significa perseguire e raggiungere dei record. Con la vittoria sul Cittadella, si è conquistato un altro primato assoluto, quello dei successi complessivi in trasferta: 12. E se ne è prolungato un altro, quello dei successi esterni consecutivi: 6.
Da 19 turni i siciliani sono imbattuti. Nel 2014 sono gli unici in Europa, tra le società professionistiche, a non aver mai perso (fino a qualche giorno fa c’era anche il Benfica, finalista di Europa League!). Se non avessero impattato in casa col Lanciano ed il Varese (due avversarie assolutamente alla sua portata) avrebbero inanellato 13 vittorie consecutive. Numeri da urlo. Che non abbisognano di alcun commento per definire trionfale il cammino dei rosa. Manca solo l’ultimo tassello: il record assoluto dei punti in serie B, ne mancano solo 3 per uguagliarlo e 4 per superarlo. Una bazzecola – anche se nel calcio, mai dire mai – considerando che mancano ancora ben tre giornate alla fine.
A Padova, Iachini ha approfittato del turno infrasettimanale per offrire un po’ di gloria a chi ha giocato di meno e forse mai come martedì sera ha concepito una formazione secondo criteri non squisitamente tecnici. E così si spiegano l’impiego per tutto l’incontro di Hernandez, pronto ad andare ai Mondiali e bisognoso di dimostrare d’essere fisicamente integro e tonico anche in prospettiva mercato: l’uruguagio s’è mosso bene ed ha marcato un gran gol. Le scelte di Milanovic e ‘Ngoy, da valutare per un’eventuale conferma o meno, e di Ujikani, gettone-premio. L’apparizione concessa a Troianello, che malgrado sia giunto alla terza promozione consecutiva quest’anno s’è distinto, non per sua colpa, più come portafortuna e uomo spogliatoio che giocatore abile ed arruolato. S’è rivisto persino Verre, il giovane talento di scuola romana, fondamentale nella prima parte della stagione e scomparso – anche per scarsa convenienza a valorizzarlo, essendo in prestito secco – dopo l’arrivo di Maresca e l’esplosione di Vazquez: un plauso a Iachini per essersene ricordato e un rimprovero per non avergli concesso più spazio nell’occasione.
Sulla partita poco o niente di nuovo. Il Palermo stavolta parte col freno a mano tirato, ma termina come sempre in crescendo. Quando gli avversari finiscono la birra e vengono fuori le differenze tecniche, i rosa vincono passeggiando. Sabato tocca al Carpi: l’ultima squadra capace di battere la primatista in un incontro rovente per le polemiche sulla figura e l’operato dell’arbitro Candussio (rigore contestatissimo ed espulsioni in campo e fuori). Vendicarsi, sportivamente: ecco pronto lo stimolo di giornata per la banda Iachini. Vero, mister?
Autore: Antonino Pavone (www.antoninopavone.it)
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