Pagelle Juventus
Editoriale Parma – Certe notti riescono perfette…
Published
11 anni agoon
By
Redazione“Certe notti” riescono perfette. Sono quelle notti che vai in campo senza nulla da perdere, con il pubblico bollente seppur fradicio di pioggia e sogni contro, e centri la partita senza eguali. Quella che vale la prima vittoria in trasferta, e la forza di credere nei tuoi mezzi.
Certe notti ti inventi Marchionni davanti alla difesa, Parolo in linea con Gargano, l’ex diventato grande e tornato da figliol prodigo da 15 settimane di nazionale che stringe i denti con un quadricipite che gli fa male, Biabiany e Sansone corrono come dannati e Cassano, da falsa punta, affonda l’azzurro di Napoli per riagguantare quello di Prandelli.
Certe notti sono così belle che pensare che hai rischiato, hai lasciato che il Napoli sbattesse contro il tuo estremo difensore che gioca quasi a casa sua (natale, leggasi), per ripartire oh contropiede ribattendo colpo su colpo diventa quasi banale.
C’è solo azzurro, nella notte del Parma, che riabbraccia Paletta dopo interminabile assenza, soffre e sciupa, poi si scopre grande col suo faro che, maturo e voglioso, si scopre immensamente lucente: Antonio Cassano.
Certe notti son troppo belle, per parlare di tattica. Ti ridanno i punti che hai perso per strada giocando anche meglio, ti ricordano che puoi essere grande, anzi immenso, se ci credi. Lo dice Donadoni, che non sta nella pelle dalla gioia.
Perché “certe notti son notti e le critiche le lasciamo a voi”, tanto per perdere c’e’ sempre tempo, per gioire, giusto qualche ora.
Poi occhi sul Bologna, sabato nel derby d’anticipo, per tingere di sogno un’ altra notte gialloblù.
Francesca Devincenzi
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”