Pagelle Juventus
Editoriale Parma – Eppur qualcosa di buono s’intravede…
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11 anni agoon
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Redazione© foto di Liverani
Un punto in tre partite. Un punto su nove disponibili. Un punto, in casa, alla prima giornata, poi il nulla.
Il bottino del Parma dautunno e davvio è miserino se consideriamo le due gare su tre disputate in casa, i fasti promessi per le celebrazioni del centenario, larrivo col botto di un talento di nome e pretese come FantAntonio Cassano.
Par dunque arduo trovare qualcosa da salvare, tra la sconfitta di Udine e la caduta casalinga contro la Roma. Ma qualcosa, seppur poco, di buono, a dispetto di numeri e classifica, cè.
Si chiama gioco, crescita, miglioramento. Cassano, il campione suddetto, migliora. Corre, gioca, si sacrifica, è uomo squadra prima ancora che Supereroe del Tardini. Gargano, alla prima, seppur fuori condizione e con pochi minuti coi nuovi compagni, non ha deluso. La squadra, per un tempo, ha girato, e si è presa il lusso di costruire e sprecare, pure divertendo.
Chiaro è che se i regali li offri ad una corazzata di qualità eccelsa e quantità indiscussa, confermate dal primato in classifica, il castigo arriva puntuale. Come una doccia fredda di fine estate. Ed emergono le magagne, come si dice sotto lAngiol doro. Un attacco che costruisce ma non incide, leggerino, forse, e, soprattutto, una difesa che traballa. E preoccupa, sopra ogni cosa.
Per la facilità con cui subisce, per la vulnerabilità che le reti al passivo dimostrano. Ogni affondo, se ben orchestrato, diventa spina nel fianco. Lassenza di Paletta, seppur gravosa, non può essere unica causa di una fragilità drammaticamente palesatasi ad Udine e confermata in casa contro i capitolini: Felipe fatica, Cassani è intermittente. Lucarelli ha la carta didentità che peserà, prima o poi, se deve fare tutto da solo.
Non sono tragedie, ma campanelli dallarme. Perché se la Roma è bestia nera, Chievo e Udinese dovevano essere alla portata. Il gioco può rinfrancare, ma la classifica la fanno i punti. E se Donadoni non si tocca, anche lanno del centenario, di Cassano e del sogno europeo, sono postulati inderogabili per i tifosi. Che chiedono punti, non teste, per ora, ma nemmeno promesse.
E Catania, sempre ostile, sempre avversa, potrebbe già essere una finale.
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