Pagelle Juventus
Editoriale Parma – Resta solo una parola: grazie. Grazie da, dai e per, i tifosi.
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11 anni agoon
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RedazioneVentidue anni esatti dopo il primo trofeo alzato, la Coppa Italia, e il primo accesso in Europa, e sette dopo l’ultima apparizione, con eliminazione in semifinale, Parma si apre la porticina dell’Europa, quei preliminari improvvisamente così meravigliosi da non essere un problema.
Preliminari significa preparazione anticipata, mercato ad hoc, Braglia di Modena pronto ad accogliere il Parma, ma non importa, non oggi, non ora. La cornice di una stagione bellissima, costellata di diciassette turni senza sconfitte, di un Cassano straordinariamente Fanta, di un Donadoni perfetto, ha i colori del sogno, il profumo della gioia, il retrogusto del ricordo.
Il Parma di ventidue anni fa si allenava in cittadella, tra curiosità e stupori, vinceva per gioco e giocava per divertirsi, quello di oggi ha vissuto grandi successi e una retrocessione, una risalita e la voglia di risorgere, spegne cento candeline e lo fa con una notte magica.
Quasi perfetta. Più desiderata di Wembley, più sognata che cercata. Pavarini saluta, lascia il calcio dopo 7 anni di Parma, a 40 di vita. Lo fa mentre Galloppa esordisce in campionato, dopo il crack del ginocchio in agosto, mentre il Parma torna nella Coppa che per ultimo ha portato in Italia.
Non ci sono parole, non ci sono recriminazioni, non c’è nulla. Solo Applausi, per una stagione meravigliosa, per un traguardo importante, per una gioia senza confini. Per una notte tra bandiere trombe, colori e cori, per un centenario da favola.
Per una resurrezione, fatta di un crack economico, poi di uno sportivo, che non hanno mai saputo spegnere la voglia di sognare della città, dei tifosi, di una società che ha investito per un obiettivo oggi centrato.
C’è spazio solo per gioire e dire grazie.
Per lavorare, ci sarà un’estate, che inizierà quando si spegneranno le luci della festa.
Francesca Devincenzi
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